Generali, nuovo accordo per la cessione di Migdal a Eliahu Insurance Company
Il prezzo fissato è di 705 milioni di euro con un premio del 23% rispetto al valore di mercato
06/09/2012
Sfumato il precedente accordo di inizio marzo, il gruppo Generali ha raggiunto una nuova intesa con Eliahu Insurance Company per la cessione, entro fine ottobre, dell'intera partecipazione del 69,13% in Migdal insurance and financial holdings, controllata israeliana dell'assicuratore triestino.
I dettagli dell'operazione, si legge in una nota della compagnia, fissano il prezzo a 705 milioni di euro (contro gli 835 milioni previsti dal primo accordo) con un premio implicito del 23,2% rispetto al prezzo indicato a inizio settembre sulla borsa di Tel Aviv e un multiplo del 17,1x rispetto agli utili netti consolidati 2011 di Migdal. Da questa cessione generali si aspetta un impatto positivo sull'indice Solvency I del Gruppo pari al 2,2%. Nel caso la transazione non andasse in porto entro fine ottobre - visto che è ancora subordinata all'approvazione delle competenti autorità israeliane - a Generali sarà riconosciuto come break-up fee un importo pari a 125,25 milioni di euro.
In merito alla decisione di cedere la propria partecipazione in Migdal, il Leone ha chiarito come dato il contesto di riduzione delle quotazioni azionarie delle compagnie israeliane e il mutato quadro regolamentare del settore" l'uscita da un mercato "non più core con una transazione a premio rispetto ai valori di borsa" sia stata ritenuta estremamente vantaggiosa.
Dal 6 marzo infatti, l'indice assicurativo israeliano ha registrato un andamento negativo del 21%, e in particolare sulla flessione del 21,9% di Migdal ha inciso la pubblicazione, da parte del Regulator Assicurativo israeliano, di cambiamenti normativi nel segmento dei long term savings, in cui Migdal è leader di mercato.
I dettagli dell'operazione, si legge in una nota della compagnia, fissano il prezzo a 705 milioni di euro (contro gli 835 milioni previsti dal primo accordo) con un premio implicito del 23,2% rispetto al prezzo indicato a inizio settembre sulla borsa di Tel Aviv e un multiplo del 17,1x rispetto agli utili netti consolidati 2011 di Migdal. Da questa cessione generali si aspetta un impatto positivo sull'indice Solvency I del Gruppo pari al 2,2%. Nel caso la transazione non andasse in porto entro fine ottobre - visto che è ancora subordinata all'approvazione delle competenti autorità israeliane - a Generali sarà riconosciuto come break-up fee un importo pari a 125,25 milioni di euro.
In merito alla decisione di cedere la propria partecipazione in Migdal, il Leone ha chiarito come dato il contesto di riduzione delle quotazioni azionarie delle compagnie israeliane e il mutato quadro regolamentare del settore" l'uscita da un mercato "non più core con una transazione a premio rispetto ai valori di borsa" sia stata ritenuta estremamente vantaggiosa.
Dal 6 marzo infatti, l'indice assicurativo israeliano ha registrato un andamento negativo del 21%, e in particolare sulla flessione del 21,9% di Migdal ha inciso la pubblicazione, da parte del Regulator Assicurativo israeliano, di cambiamenti normativi nel segmento dei long term savings, in cui Migdal è leader di mercato.
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