Uca, nel 2014 raddoppiato l’utile netto
La compagnia specializzata nella tutela legale registra anche un aumento della quota di mercato
12/05/2015
L’esercizio 2014 di Uca Assicurazione ha registrato performance operative forte progressione, e un aumento della quota di mercato. L’utile della compagnia specializzata nella tutela legale
ha infatti raggiunto quota 1.347.000 euro, più che raddoppiato rispetto al 2013. I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 29.439.000 euro, con un incremento del 6,28% (nel 2013 ammontavano a 27.699.000 euro), ripartiti tra i 25.173.000 euro (+7,59%) relativi al ramo tutela legale (che rappresenta il core business della compagnia) e i 4.266.000 euro (-0,85%) riguardanti il ramo perdite pecuniarie.
Il Roe del bilancio 2014 è pari a 10,77% (4,42% nel 2013), mentre l’indice di solvibilità risulta essere pari a 1,66. Migliora il combined ratio, che si attesta a quota 84,82% (87,17% nel 2013).
In una nota, la compagnia ricorda come nella classifica Ania 2014 dei premi del lavoro diretto italiano mostra Uca mantiene saldamente la propria posizione (al quinto posto) nella classifica per singola impresa, consolidandosi come uno dei principali player italiani nel ramo tutela legale, con un aumento dei premi del 7,6%, superiore a quella del mercato (5,5%). Negli anni la quota di mercato di Uca è cresciuta dal 6,25% del 2012 al 6,92% del 2013, fino al 7,06% del 2014. “Risultati soddisfacenti arrivano anche dalla classifica dell’Ania relativa al ramo tutela legale e riferita ai gruppi di imprese – sottolinea la compagnia – dove Uca ha mantenuto salda la quarta posizione, con una quota di mercato dell’8,2%, mentre tutti e tre i gruppi che l’hanno preceduta hanno perso qualcosa sul campo”.
La compagnia torinese conclude osservando che “la strategia di costante consolidamento e rafforzamento delle coperture tecniche sia risultata determinante, con una politica assuntiva improntata sulla selettività e sulla cautela con acquisizioni di contratti e convenzioni importanti sia in termini di premi che di prestigio”.
ha infatti raggiunto quota 1.347.000 euro, più che raddoppiato rispetto al 2013. I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 29.439.000 euro, con un incremento del 6,28% (nel 2013 ammontavano a 27.699.000 euro), ripartiti tra i 25.173.000 euro (+7,59%) relativi al ramo tutela legale (che rappresenta il core business della compagnia) e i 4.266.000 euro (-0,85%) riguardanti il ramo perdite pecuniarie.
Il Roe del bilancio 2014 è pari a 10,77% (4,42% nel 2013), mentre l’indice di solvibilità risulta essere pari a 1,66. Migliora il combined ratio, che si attesta a quota 84,82% (87,17% nel 2013).
In una nota, la compagnia ricorda come nella classifica Ania 2014 dei premi del lavoro diretto italiano mostra Uca mantiene saldamente la propria posizione (al quinto posto) nella classifica per singola impresa, consolidandosi come uno dei principali player italiani nel ramo tutela legale, con un aumento dei premi del 7,6%, superiore a quella del mercato (5,5%). Negli anni la quota di mercato di Uca è cresciuta dal 6,25% del 2012 al 6,92% del 2013, fino al 7,06% del 2014. “Risultati soddisfacenti arrivano anche dalla classifica dell’Ania relativa al ramo tutela legale e riferita ai gruppi di imprese – sottolinea la compagnia – dove Uca ha mantenuto salda la quarta posizione, con una quota di mercato dell’8,2%, mentre tutti e tre i gruppi che l’hanno preceduta hanno perso qualcosa sul campo”.
La compagnia torinese conclude osservando che “la strategia di costante consolidamento e rafforzamento delle coperture tecniche sia risultata determinante, con una politica assuntiva improntata sulla selettività e sulla cautela con acquisizioni di contratti e convenzioni importanti sia in termini di premi che di prestigio”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥