Sara, utile netto a 71 milioni di euro nel 2016
Si contrae l’auto ma crescono rami i danni non auto
16/03/2017
Il gruppo Sara ha chiuso il 2016 con un utile lordo di 107 milioni di euro e un utile netto dopo le imposte di 71 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2015.
I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 631 milioni di euro, in calo 3,7% rispetto al 2015: la diminuzione è dovuta prevalentemente ai rami danni, che si sono ridotti del 4,1% per via della contrazione dei premi nel business auto, mentre i rami danni non auto hanno invece avuto una crescita del 4,3%.
Sara, in una nota, sottolinea di aver ridotto, dal 2009 al 2016, il peso dei rami auto sul totale danni (dall’81% al 69%), “ma ancora si differenzia dalla media del mercato che è attorno al 48%”. Il cda di Sara proporrà all’assemblea di destinare circa il 53% degli utili a riserva, a ulteriore rafforzamento del requisito di solvibilità (al 31 dicembre 2016 a livello consolidato 223% del requisito di solvibilità richiesto da Solvency II e 235% per la capogruppo Sara Assicurazioni, entrambi dopo la distribuzione dei dividendi) mentre il cda di Sara Vita proporrà di destinare tutti gli utili a riserva. I premi lordi contabilizzati dei rami vita si attestano a 87,2 milioni di euro e registrano un incremento dello 0,5% rispetto all’esercizio precedente. La nuova produzione vita, raccolta esclusivamente dal canale agenziale, ha registrato soddisfacenti risultati confermando il trend positivo.
“Il gruppo Sara – ha commentato il dg, Alberto Tosti (nella foto) – oltre a proseguire i piani di diversificazione nel non auto e di efficienza nella gestione del capitale promuoverà adeguati investimenti sulla crescita e sull’innovazione al servizio della rete agenziale che rappresenta, insieme ai dipendenti, il principale valore del business assicurativo.”
I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 631 milioni di euro, in calo 3,7% rispetto al 2015: la diminuzione è dovuta prevalentemente ai rami danni, che si sono ridotti del 4,1% per via della contrazione dei premi nel business auto, mentre i rami danni non auto hanno invece avuto una crescita del 4,3%.
Sara, in una nota, sottolinea di aver ridotto, dal 2009 al 2016, il peso dei rami auto sul totale danni (dall’81% al 69%), “ma ancora si differenzia dalla media del mercato che è attorno al 48%”. Il cda di Sara proporrà all’assemblea di destinare circa il 53% degli utili a riserva, a ulteriore rafforzamento del requisito di solvibilità (al 31 dicembre 2016 a livello consolidato 223% del requisito di solvibilità richiesto da Solvency II e 235% per la capogruppo Sara Assicurazioni, entrambi dopo la distribuzione dei dividendi) mentre il cda di Sara Vita proporrà di destinare tutti gli utili a riserva. I premi lordi contabilizzati dei rami vita si attestano a 87,2 milioni di euro e registrano un incremento dello 0,5% rispetto all’esercizio precedente. La nuova produzione vita, raccolta esclusivamente dal canale agenziale, ha registrato soddisfacenti risultati confermando il trend positivo.
“Il gruppo Sara – ha commentato il dg, Alberto Tosti (nella foto) – oltre a proseguire i piani di diversificazione nel non auto e di efficienza nella gestione del capitale promuoverà adeguati investimenti sulla crescita e sull’innovazione al servizio della rete agenziale che rappresenta, insieme ai dipendenti, il principale valore del business assicurativo.”
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