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Cattolica, svalutazioni per 67 milioni di euro

Nell'operazione sono state svalutate interamente le partecipazioni nel Fondo Atlante

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Il cda di Cattolica Assicurazioni ha approvato svalutazioni per 67 milioni di euro netti, abbassando così dello stesso importo la previsione dell’utile consolidato per il 2017, che il gruppo veronese stimava in 150 milioni. Le svalutazioni, di cui 54 milioni su avviamenti e investimenti e la restante parte su titoli disponibili per la vendita e altre partecipazioni, sono state decise dopo che il nuovo amministratore delegato, Alberto Minali, ha informato il cda degli esiti dell'applicazione delle nuove procedure di impairment test sugli asset del gruppo, introdotte allo scopo "di adeguare il gruppo alla migliore prassi di mercato, in linea con i principi di massima prudenza". 

Tuttavia, dicono dalla compagnia di Verona, l'applicazione delle nuove procedure di impairment non ha avuto impatto sugli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato relativi a Berica Vita, la joint venture con Banca Popolare di Vicenza. Nell'operazione sono state svalutate interamente le partecipazioni nel Fondo Atlante, cioè un valore pari al 98% del versato al 30 giugno 2017, in conseguenza, si legge nella nota, "ai recenti sviluppi relativi all’investimento, con un impatto pari a cinque milioni di euro". 

Il board ha anche nominato il dg Marco Cardinaletti come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

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