Responsabilità sociale ed ecologica, i risultati di Allianz
Il gruppo tedesco ha presentato il suo report di Csr: gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di sviluppo umano entrano nel core business
12/04/2018
È focalizzato su protezione dell’ambiente dai cambiamenti climatici e inclusione sociale l’ultimo rapporto di sostenibilità del gruppo Allianz, presentato oggi a Monaco, in Germania. Il documento riporta i risultati più significativi e gli indicatori chiave sulle performance ambientali, sociali e di governance relative all’anno fiscale 2017. Il gruppo attualmente è al primo posto tra i player assicurativi nell’indice Djsi (Dow Jones sustainability index). Al risultato hanno contributo gli oltre 5,6 miliardi di euro investiti dal gruppo tedesco in energie rinnovabili. Nel patrimonio di Allianz figurano infatti 81 parchi eolici e sette impianti di energia solare sparsi tra Europa e Stati Uniti. Gli investimenti certificati in edilizia verde sono saliti a più di 11 miliardi di euro nel 2017. La compagnia tedesca ha ormai incluso come prassi standard i criteri ecologici, sociali e di governance.
Allianz, inoltre, ha investito 96,6 milioni di dollari in Bima, un player attivo nella fornitura di micropolizze, nell’ottica di fornire ai consumatori dei mercati emergenti servizi assicurativi a prezzi accessibili. “Le attività di sostenibilità di Allianz – spiega una nota del gruppo – mirano a contribuire alla costruzione di una società socialmente stabile e a basse emissioni di carbonio”. Secondo il group ceo, Oliver Baete, “i cambiamenti climatici e l’instabilità economica sono le maggiori sfide dei prossimi decenni. Abbiamo chiaramente definito la nostra ambizione: come esperti di rischio e come investitori con un orientamento di lungo termine – ha evidenziato Baete – sosteniamo la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e i nostri progetti sociali rafforzano i giovani svantaggiati in tutto il mondo”.
La protezione ambientale è aumentata anche nelle attività commerciali di Allianz. Le emissioni di Co2 per addetto, spiega il report, sono diminuite del 17% rispetto al 2010 e il consumo di energia è diminuito del 29%. L’azienda, a livello globale, ricava già il 40% della propria potenza consumata da energia rinnovabile. Il gruppo ha investito oltre 150 milioni di euro in formazione e sviluppo per i propri dipendenti nel 2017. Il sostegno alle donne di talento in posizioni di leadership si riflette in un rapporto di oltre il 37% di donne manager. La soddisfazione dei dipendenti nei confronti della cultura aziendale è salita a 72 su un massimo di 100 punti (indice di Meritocrazia inclusiva). Anche i dipendenti hanno valutato bene il proprio ambiente di lavoro: i fattori di supporto alla salute sono migliorati dall’anno precedente a 66 punti (indice Work Well).
Allianz, inoltre, ha investito 96,6 milioni di dollari in Bima, un player attivo nella fornitura di micropolizze, nell’ottica di fornire ai consumatori dei mercati emergenti servizi assicurativi a prezzi accessibili. “Le attività di sostenibilità di Allianz – spiega una nota del gruppo – mirano a contribuire alla costruzione di una società socialmente stabile e a basse emissioni di carbonio”. Secondo il group ceo, Oliver Baete, “i cambiamenti climatici e l’instabilità economica sono le maggiori sfide dei prossimi decenni. Abbiamo chiaramente definito la nostra ambizione: come esperti di rischio e come investitori con un orientamento di lungo termine – ha evidenziato Baete – sosteniamo la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e i nostri progetti sociali rafforzano i giovani svantaggiati in tutto il mondo”.
La protezione ambientale è aumentata anche nelle attività commerciali di Allianz. Le emissioni di Co2 per addetto, spiega il report, sono diminuite del 17% rispetto al 2010 e il consumo di energia è diminuito del 29%. L’azienda, a livello globale, ricava già il 40% della propria potenza consumata da energia rinnovabile. Il gruppo ha investito oltre 150 milioni di euro in formazione e sviluppo per i propri dipendenti nel 2017. Il sostegno alle donne di talento in posizioni di leadership si riflette in un rapporto di oltre il 37% di donne manager. La soddisfazione dei dipendenti nei confronti della cultura aziendale è salita a 72 su un massimo di 100 punti (indice di Meritocrazia inclusiva). Anche i dipendenti hanno valutato bene il proprio ambiente di lavoro: i fattori di supporto alla salute sono migliorati dall’anno precedente a 66 punti (indice Work Well).
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Oliver baete,