Allianz, solo investimenti green entro il 2050
Il colosso tedesco, in occasione dell’assemblea degli azionisti che si è tenuta ieri, ha lanciato la sua sfida per un'asset allocation totalmente sostenibile. I soci hanno anche dato il via libera al nuovo sistema di remunerazione e a un dividendo record, pari a 9 euro per azione
09/05/2019
L’assemblea degli azionisti del gruppo Allianz, tenutasi ieri, 8 maggio a Monaco di Baviera, ha approvato i conti del 2018 e il dividendo, archiviando l’ennesimo anno con risultati record, che serviranno da base per lo sviluppo futuro. Ed è proprio al futuro che il colosso tedesco guarda quando il suo amministratore delegato, Oliver Baete, ha annunciato l’ambizioso progetto sul tema degli investimenti sostenibili.
Il piano presentato dal ceo alla presenza dei soci del gruppo si concretizza nello sviluppo di una asset allocation totalmente a impatto zero dal punto di vista climatico entro il 2050. Per farlo, la società dovrà gradualmente (ma anche velocemente) smettere di investire in azioni e obbligazioni emesse da imprese la cui attività risulti dannosa per il clima. Questo comporta trovare nuovi asset per investimenti che garantiscano i più che soddisfacenti ritorni di cui storicamente gli azionisti della compagnia godono.
UN IMPEGNO CIVILE
Allianz è già su questa strada da tempo e ha già ottenuto i risultati che si era prefissata: solo un anno fa, il gruppo aveva dichiarato di voler smettere di offrire soluzioni assicurative alle centrali a carbone, sia quelle già attive sia quelle in fase progettuale; anche le miniere di carbone non saranno assicurate. “Uno dei punti di forza del nostro impegno nei confronti della società – ha detto Baete durante la sua relazione – sono proprio le misure per combattere il cambiamento climatico che stiamo mettendo in campo: ogni cittadino, ogni organizzazione e ogni istituzione può dare il suo contributo”, ha aggiunto. Da parte sua, il governo tedesco prevede di ridurre le emissioni di gas serra del Paese dell’80-95% entro il 2050, rispetto al livello del 1990: per ottenere questo risultato, la Germania intende abbandonare completamente l’approvvigionamento di fonti energetiche derivanti dal carbone entro il 2038.
ENERGIA ELETTRICA VERDE
Tornando invece ai programmi di Allianz, l’amministratore delegato ha spiegato che un punto centrale nel progetto dedicato alla sostenibilità è fare in modo che tutta l’energia elettrica consumata dal gruppo, che è presente in più di 70 Paesi, in tutte le singole sedi, sia generata entro il 2023 da fonti totalmente rinnovabili. Guardando l’asset allocation di Allianz, a fine 2018 il gruppo poteva vantare un portafoglio poco inferiore a 670 miliardi di euro, investito principalmente in strumenti di debito. Come asset manager, Allianz si occupa di un patrimonio di clienti del valore di circa 1.960 miliardi, finora senza specifiche esclusioni settoriali. Queste masse, qualora fossero davvero investite tutte in finanza green, darebbero una spinta importante a un settore che è l’espressione più coerente per un mondo sostenibile.
DIVIDENDO RECORD E NUOVO PIANO DI COMPENSI
Per quanto riguarda, invece, il merito dell’assemblea che si è svolta ieri, l’assise, cui era presente il 46,6% del capitale sociale, ha approvato il pagamento di un dividendo pari a 9 euro per azione (+13% rispetto all’anno precedente) e, tra le altre cose, una modifica del sistema di remunerazione per i membri del board della capogruppo. La proposta consisteva nell’aumento dell’importanza della parte fissa della remunerazione e degli incentivi a lungo termine: si è trattato delle prime modifiche alla politica di remunerazione dal 2010 e il piano è passato facilmente all’assemblea generale, con il 92% dei voti. La nuova policy è stata attuata in parte in risposta al cambio della legislazione europea, che mira a rafforzare i diritti degli azionisti, il che consente agli investitori di votare sul compenso assegnato al management delle società. Le nuove norme in realtà non sono in vigore perché la legislazione tedesca non le ha ancora recepite: tuttavia, Allianz ha anticipato comunque la richiesta di approvazione del nuovo piano.
ASPETTANDO I CONTI DEL 2019
In attesa della comunicazione sui risultati del primo trimestre 2019, l’appuntamento è il prossimo martedì 14 maggio, l’ad ha ricordato i numeri del 2018, anno in cui Allianz ha conseguito il più alto profitto operativo della sua storia a 11,5 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto al 2017; l’utile netto attribuibile agli azionisti è cresciuto del 9,7% e ha raggiunto i 7,5 miliardi. I ricavi, anche questi i più alti di sempre, hanno superato i 130 miliardi. Al 31 dicembre 2018, il Solvency II ratio del gruppo era al 229%. Per il 2019, il management prevede una performance operativa dello stesso livello dell’anno appena concluso, con una forchetta di +/- 500 milioni di euro. Il gruppo tedesco, inoltre, ha lanciato lo scorso 31 marzo un programma di riacquisto di azioni proprie per un valore di 1,5 miliardi di euro, che si concluderà il 31 dicembre di quest’anno.
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Oliver baete,