Il tesoro della Fondazione Mansutti
In un volume di pregio, la collezione della biblioteca milanese. Un viaggio nella storia (nobile) dell'assicurazione
17/02/2014
Una collezione unica, che rappresenta un vero e proprio tesoro, non solo per gli addetti ai lavori del settore assicurativo, ma per tutti quelli che hanno a cuore la conservazione del patrimonio culturale attraverso i documenti e la storia delle professioni. La Fondazione Mansutti, nata a Milano nel 2004, ha la grande responsabilità di conservare, proteggere e facilitare la conoscenza e la divulgazione di oltre 5000 volumi, 300 manifesti, 2500 polizze antiche e moderne e 500 targhe incendio. La fondazione milanese è riconosciuta internazionalmente come uno dei più importanti centri di documentazione libraria e archivistica dedicati all'assicurazione. L'ente (è una onlus) collabora con analoghe istituzioni, in Italia e all'estero, proprio per sviluppare la ricerca storica in questo ambito.
Con questo intento, la Fondazione Mansutti ha realizzato il bel volume dal titolo Quaderni di sicurtà - Documenti di storia dell'assicurazione. Edito da Electa, l'opera è stata curata da Marina Bonomelli, responsabile della fondazione, nonché laureata in biblioteconomia e bibliografia presso l'Università degli Studi di Milano, dove tiene un laboratorio sul libro antico a stampa.
Quaderni di sicurtà è un'opera rara e preziosa che comprende 470 schede bibliografiche del patrimonio antico della biblioteca Mansutti, concepita con il duplice intento di creare un catalogo bibliografico ragionato e di fornire uno strumento di ricerca per studiosi e cultori del settore. L'apparato critico per ciascuna opera o autore è imponente e rappresenta una corposa nota critica di carattere storico-biografico. Al volume è anche allegato un cd-rom contenente altre opere antiche, nonché quelle moderne e i periodici, per un totale di oltre 3000 reperti consultabili.
Tra le pagine del libro si possono cavalcare sette secoli di evoluzione delle polizze e del mondo dell'assicurazione. Attraverso le testimonianze reali delle opere contenute nel volume, si acquista la consapevolezza (o è rafforzata per chi già la possedeva) che l'assicurazione accompagna le trasformazioni storiche, economiche e civili di una società.
Quaderni di sicurtà ospita anche tanti autorevoli contributi, che ne testimoniano ancora di più il valore culturale: da Fabio Cerchiai, ex presidente di Ania a Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, da Antonio Padoa Schioppa, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno all'università Statale di Milano al Monsignor Franco Buzzi, prefetto della Veneranda Biblioteca ambrosiana.
Con questo intento, la Fondazione Mansutti ha realizzato il bel volume dal titolo Quaderni di sicurtà - Documenti di storia dell'assicurazione. Edito da Electa, l'opera è stata curata da Marina Bonomelli, responsabile della fondazione, nonché laureata in biblioteconomia e bibliografia presso l'Università degli Studi di Milano, dove tiene un laboratorio sul libro antico a stampa.
Quaderni di sicurtà è un'opera rara e preziosa che comprende 470 schede bibliografiche del patrimonio antico della biblioteca Mansutti, concepita con il duplice intento di creare un catalogo bibliografico ragionato e di fornire uno strumento di ricerca per studiosi e cultori del settore. L'apparato critico per ciascuna opera o autore è imponente e rappresenta una corposa nota critica di carattere storico-biografico. Al volume è anche allegato un cd-rom contenente altre opere antiche, nonché quelle moderne e i periodici, per un totale di oltre 3000 reperti consultabili.
Tra le pagine del libro si possono cavalcare sette secoli di evoluzione delle polizze e del mondo dell'assicurazione. Attraverso le testimonianze reali delle opere contenute nel volume, si acquista la consapevolezza (o è rafforzata per chi già la possedeva) che l'assicurazione accompagna le trasformazioni storiche, economiche e civili di una società.
Quaderni di sicurtà ospita anche tanti autorevoli contributi, che ne testimoniano ancora di più il valore culturale: da Fabio Cerchiai, ex presidente di Ania a Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, da Antonio Padoa Schioppa, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno all'università Statale di Milano al Monsignor Franco Buzzi, prefetto della Veneranda Biblioteca ambrosiana.
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