Nuova lettera di Anapa ad Ania e Ivass
Oltre alle iniziative già adottate, l’associazione chiede l’avvio di una seconda fase di sostegno concreto agli agenti
23/03/2020
Nuova lettera di Anapa Rete ImpresAgenzia indirizzata ad Ania e Ivass. Secondo l’associazione “è necessario dare subito corso a una seconda fase”, attraverso “un’azione unita per supportare le agenzie in questo momento”.
Oggi, spiega l’associazione, oltre al primo aiuto effettuato con le anticipazioni dei crediti e le dilazioni dei debiti, comprese quello della rivalsa, Anapa “invita i gruppi agenti e le istituzioni a sollecitare le compagnie a utilizzare le voci di costo già messo a bilancio preventivo per la rete agenzia per attuare delle nuove misure”.
Nello specifico, l’associazione suggerisce che si potrebbe razionalizzare il budget per incentivi e rappel 2020; premi produttivi personalizzati sulle reti secondarie; viaggi premio per agenti e collaboratori; progetti delle direzioni commerciali, forum, iniziative di vendita, gare; progetti di marketing; riunione delle reti distributive sui territori, convention; attività di formazione. Inoltre, prosegue Anapa, “è importante che le compagnie concordino con i rispettivi gruppi agenti l’erogazione di un supporto economico alle agenzie pari al delta, se negativo, tra il pay out marzo/aprile 2019 e marzo/aprile 2020, la riduzione dei canoni di locazione immobiliare delle sedi agenziali, la possibilità di richiedere un anticipo alle rispettive casse di previdenza, in caso di comprovate di perdite rilevanti”.
Il presidente dell’associazione, Vincenzo Cirasola, ha definito la missiva come “un appello all'unità e alla collaborazione. Riteniamo più proficuo – spiega – lavorare tutti assieme, associazioni sindacali e gruppi agenti, mettendo da parte la sterile rivalità tra le sigle di appartenenza, per analizzare il reale impatto della tragedia che stiamo vivendo e fare proposte concrete alle istituzioni e al governo, per salvaguardare le nostre agenzie che vivono grazie all'indotto proprio di quelle aziende che oggi sono già in profonda crisi.
Cirasola ha quindi ricordato che gli agenti sono “obbligati a tenere operative le nostre agenzie in prima linea, dove oramai non entra ormai nessun cliente, soltanto per rappresentare le Compagnie che, paradossalmente, hanno gli uffici chiusi. Ora – conclude – dobbiamo agire per preservare e non far soffocare il patrimonio più importante della compagnia e per questo i top manager e gli azionisti devono investire con soldi veri e non solo con anticipi e parole di riconoscimento”.
Oggi, spiega l’associazione, oltre al primo aiuto effettuato con le anticipazioni dei crediti e le dilazioni dei debiti, comprese quello della rivalsa, Anapa “invita i gruppi agenti e le istituzioni a sollecitare le compagnie a utilizzare le voci di costo già messo a bilancio preventivo per la rete agenzia per attuare delle nuove misure”.
Nello specifico, l’associazione suggerisce che si potrebbe razionalizzare il budget per incentivi e rappel 2020; premi produttivi personalizzati sulle reti secondarie; viaggi premio per agenti e collaboratori; progetti delle direzioni commerciali, forum, iniziative di vendita, gare; progetti di marketing; riunione delle reti distributive sui territori, convention; attività di formazione. Inoltre, prosegue Anapa, “è importante che le compagnie concordino con i rispettivi gruppi agenti l’erogazione di un supporto economico alle agenzie pari al delta, se negativo, tra il pay out marzo/aprile 2019 e marzo/aprile 2020, la riduzione dei canoni di locazione immobiliare delle sedi agenziali, la possibilità di richiedere un anticipo alle rispettive casse di previdenza, in caso di comprovate di perdite rilevanti”.
Il presidente dell’associazione, Vincenzo Cirasola, ha definito la missiva come “un appello all'unità e alla collaborazione. Riteniamo più proficuo – spiega – lavorare tutti assieme, associazioni sindacali e gruppi agenti, mettendo da parte la sterile rivalità tra le sigle di appartenenza, per analizzare il reale impatto della tragedia che stiamo vivendo e fare proposte concrete alle istituzioni e al governo, per salvaguardare le nostre agenzie che vivono grazie all'indotto proprio di quelle aziende che oggi sono già in profonda crisi.
Cirasola ha quindi ricordato che gli agenti sono “obbligati a tenere operative le nostre agenzie in prima linea, dove oramai non entra ormai nessun cliente, soltanto per rappresentare le Compagnie che, paradossalmente, hanno gli uffici chiusi. Ora – conclude – dobbiamo agire per preservare e non far soffocare il patrimonio più importante della compagnia e per questo i top manager e gli azionisti devono investire con soldi veri e non solo con anticipi e parole di riconoscimento”.
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