Da AreaSalus 130mila euro a aziende ospedaliere
Alla raccolta fondi della cassa di assistenza del Consorzio broker italiani hanno aderito Carbi e 51 imprese di brokeraggio
23/07/2020
La cassa di assistenza AreaSalus ha completato la donazione di 130mila euro ad alcune strutture ospedaliere, cliniche universitarie e realtà di ricerca impegnate in prima fila contro il Covid-19. È il risultato della raccolta fondi avviata durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria che ha visto il coinvolgimento di 51 imprese di brokeraggio e la partecipazione di Casbi, la cassa di assistenza del Consorzio brokers italiani. Inoltre, in collaborazione con partner diversi (Generali Italia-Agenzia Milano Uberti; Nobis Assicurazioni; Icc International Care Company), AreaSalus ha messo a punto nuove soluzioni assicurative anti-Covid e servizi di assistenza alla persona per sostenere le aziende clienti nella complessa fase di ripartenza.
"Dopo l'iniziale sconcerto per l'improvvisa crisi sanitaria – spiega Danilo Ariagno (nella foto), presidente di Cassa AreaSalus – ci siamo innanzitutto preoccupati di mettere in sicurezza i nostri collaboratori e di continuare a garantire il servizio di assistenza sanitaria in modalità smart working. Considerato l'ambito in cui operiamo non è stato facile assistere alle difficoltà del Ssn a reggere l'urto di una tale emergenza, senza che gli elementi privatistici e integrativi riuscissero a dare un contributo concreto. Ci siamo chiesti come essere utili e ci siamo mossi in due direzioni: raccogliere fondi da mettere a disposizione delle aziende sanitarie e trovare soluzioni nel mondo assicurativo e degli erogatori di servizi di assistenza per fornire un reale sostegno nella fase di ripartenza. Siamo una realtà abituata a pensare al benessere della collettività e siamo convinti che serva il contributo di tutti per superare questa crisi che da sanitaria si sta trasformando in economica”.
"Dopo l'iniziale sconcerto per l'improvvisa crisi sanitaria – spiega Danilo Ariagno (nella foto), presidente di Cassa AreaSalus – ci siamo innanzitutto preoccupati di mettere in sicurezza i nostri collaboratori e di continuare a garantire il servizio di assistenza sanitaria in modalità smart working. Considerato l'ambito in cui operiamo non è stato facile assistere alle difficoltà del Ssn a reggere l'urto di una tale emergenza, senza che gli elementi privatistici e integrativi riuscissero a dare un contributo concreto. Ci siamo chiesti come essere utili e ci siamo mossi in due direzioni: raccogliere fondi da mettere a disposizione delle aziende sanitarie e trovare soluzioni nel mondo assicurativo e degli erogatori di servizi di assistenza per fornire un reale sostegno nella fase di ripartenza. Siamo una realtà abituata a pensare al benessere della collettività e siamo convinti che serva il contributo di tutti per superare questa crisi che da sanitaria si sta trasformando in economica”.
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