Intermediari ancora deboli nel web 1.0
Solo il 61% di loro ha un proprio sito web, secondo una ricerca de Il Broker & Co.
29/11/2013
Solo il 61% degli intermediari assicurativi italiani ha un sito web. Ma più dell'80% di loro è presente su Facebook, con livelli di soddisfazione che, nel caso dei broker, superano l'85%. Sono alcune delle principali tendenze emerse dalla ricerca Sei un intermediario 2.0?, realizzata da Il Broker & Co. in collaborazione con l'omonimo blog.
L'indagine ha coinvolto 253 intermediari assicurativi operanti sull'intero territorio nazionale che hanno risposto a un questionario composto da 17 quesiti volti a comprendere il grado di utilizzo dei media digitali e dei social network nell'ambito della promozione delle società di intermediazione, dei loro prodotti e servizi. Svolta interamente via web, la ricerca ha innanzitutto preso in analisi i principali aspetti legati a disponibilità di un sito web, promozione delle visite attraverso adwords e programmi di Seo, e grado di soddisfazione per la capacità del sito di produrre contatti. È stato poi analizzato l'utilizzo dei principali social media da parte delle diverse tipologie di intermediari, e il loro grado di soddisfazione per i risultati di business generati tramite i social. Si è poi voluto osservare il ricorso a blog aziendali e personali, la frequenza di alimentazione e grado di soddisfazione per i risultati ottenuti, e la propensione degli intermediari a fare advertising sul web, media e strumenti preferiti.
Secondo l'indagine, i più soddisfatti della propria piattaforma web sono i broker grossisti (73%), mentre i meno soddisfatti gli agenti plurimandatari, totalmente insoddisfatti nel 58% dei casi. Gli intermediari italiani utilizzo troppo poco il keywords advertising (7%) e i programmi di Seo. Oltre a Facebook, più del 90% degli intermediari usa LinkedIn con livelli di soddisfazione prossimi all'80%. Broker e agenti assicurativi utilizzano Twitter con punte che sfiorano il 100% dei casi per broker grossisti e agenti plurimandatari, anche se il loro livello di soddisfazione è basso. Circa il 10% degli intermediari possiede un blog, con livelli di soddisfazione dell'80% da parte di coloro che pubblicano post su base giornaliera. Inoltre, solo un intermediario su tre fa pubblicità sul web: tra i media preferiti figurano Facebook, LinkedIn, oltre a siti e blog di settore
"La ricerca - ha spiegato Massimo Rosa, ad de Il Broker &Co. - offre un'interessante spaccato relativo a come le diverse tipologie di intermediari assicurativi, siano essi agenti, broker o iscritti alla sezione E del Rui, affrontano il web, i social media e l'advertising sui canali digitali. Se da un lato - osserva - l'approccio al web tradizionale è carente, dall'altro la distribuzione è assai presente sui social media dai quali trae vantaggi tangibili di reputazione e di business".
L'indagine ha coinvolto 253 intermediari assicurativi operanti sull'intero territorio nazionale che hanno risposto a un questionario composto da 17 quesiti volti a comprendere il grado di utilizzo dei media digitali e dei social network nell'ambito della promozione delle società di intermediazione, dei loro prodotti e servizi. Svolta interamente via web, la ricerca ha innanzitutto preso in analisi i principali aspetti legati a disponibilità di un sito web, promozione delle visite attraverso adwords e programmi di Seo, e grado di soddisfazione per la capacità del sito di produrre contatti. È stato poi analizzato l'utilizzo dei principali social media da parte delle diverse tipologie di intermediari, e il loro grado di soddisfazione per i risultati di business generati tramite i social. Si è poi voluto osservare il ricorso a blog aziendali e personali, la frequenza di alimentazione e grado di soddisfazione per i risultati ottenuti, e la propensione degli intermediari a fare advertising sul web, media e strumenti preferiti.
Secondo l'indagine, i più soddisfatti della propria piattaforma web sono i broker grossisti (73%), mentre i meno soddisfatti gli agenti plurimandatari, totalmente insoddisfatti nel 58% dei casi. Gli intermediari italiani utilizzo troppo poco il keywords advertising (7%) e i programmi di Seo. Oltre a Facebook, più del 90% degli intermediari usa LinkedIn con livelli di soddisfazione prossimi all'80%. Broker e agenti assicurativi utilizzano Twitter con punte che sfiorano il 100% dei casi per broker grossisti e agenti plurimandatari, anche se il loro livello di soddisfazione è basso. Circa il 10% degli intermediari possiede un blog, con livelli di soddisfazione dell'80% da parte di coloro che pubblicano post su base giornaliera. Inoltre, solo un intermediario su tre fa pubblicità sul web: tra i media preferiti figurano Facebook, LinkedIn, oltre a siti e blog di settore
"La ricerca - ha spiegato Massimo Rosa, ad de Il Broker &Co. - offre un'interessante spaccato relativo a come le diverse tipologie di intermediari assicurativi, siano essi agenti, broker o iscritti alla sezione E del Rui, affrontano il web, i social media e l'advertising sui canali digitali. Se da un lato - osserva - l'approccio al web tradizionale è carente, dall'altro la distribuzione è assai presente sui social media dai quali trae vantaggi tangibili di reputazione e di business".
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