Legge di Bilancio, su Enasarco vincono gli agenti
I sindacati degli intermediari rivendicano il successo della loro attività di lobbying
Nella legge di Bilancio non sarà inserito l’obbligo di iscrizione all’Enasarco degli intermediari assicurativi. Sia Anapa sia Sna hanno espresso il plauso per la decisione che dovrebbe essere definitiva. L'obbligo, ricorda una nota di Anapa, compariva nelle prime bozze del provvedimento, ma ora "non ce ne sarà traccia nella versione ufficiale" che sarà inviata alle Camere, "rendendo in questo modo superfluo presentare emendamenti in Parlamento", si legge nel comunicato dell’associazione degli agenti.
Sna e Anapa rivendicano il successo della loro attività di lobbying. La sigla presieduta da Vincenzo Cirasola ha elogiato l’iniziativa di Gaetano Nastri (FdI) che si è "direttamente impegnato con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni": secondo Cirasola, l’assoggettamento alla normativa in materia di contribuzione previdenziale integrativa prevista per gli agenti "non avrebbe trovato alcuna giustificazione" per la categoria degli agenti assicurativi "che nulla a che vedere con gli agenti di commercio".
Il sindacato guidato da Claudio Demozzi ha invece ringraziato, dal sito SnaChannel, l’onorevole Paolo Barelli (Forza Italia) "per l’attività svolta a fianco del Sindacato nazionale agenti di assicurazione con l’obiettivo di ottenere questo importante risultato".
Anche il nuovo soggetto sindacale recentemente fondato, Uni Agenti, ha detto di aver apprezzato "tutti gli esponenti politici che si sono attivati": grazie al loro intervento, si legge nella nota del sindacato, "gli agenti, così come i broker e i subagenti, restano esclusi dall'ambito Enasarco". Ieri il presidente di Uni Agenti, Roberto Salvi, nel corso di un colloquio telefonico, si è complimentato con il senatore e collega Gaetano Nastri, ringraziandolo per l'attività svolta a favore del raggiungimento di questo risultato.
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