Gagi, il tribunale di Treviso sospende Cirasola
La corte ha accolto l’istanza cautelare di sospensione della delibera che era stata adottata per l’elezione del presidente. La giunta esecutiva annuncia il ricorso
La seconda sezione civile del tribunale di Treviso ha disposto la sospensione in via cautelare dell’esecuzione della delibera adottata nel giugno del 2022 dal consiglio direttivo del Gruppo Agenti Generali Italia (Gagi) per l’elezione del presidente: Vincenzo Cirasola non è di fatto più al vertice della rappresentanza aziendale. Le funzioni sono passate al vice presidente vicario Federico Serrao.
La corte ha ritenuto ammissibile l’istanza cautelare di sospensiva che era stata in precedenza rigettata dal tribunale. “Sono emersi elementi nuovi”, scrive il giudice Bruno Casciarri nell'ordinanza. Nel dettaglio, il magistrato evidenzia che l’elezione di Cirasola è avvenuta “alla terza votazione, con la maggioranza di 21 voti contro i 14 dell’altro candidato, Luca Capato, in violazione dell’art. 12 dello statuto che prevede che il candidato che abbia ricoperto la carica di presidente nei due mandati precedenti, possa essere eletto esclusivamente nelle prime due votazioni che richiedono la maggioranza dei 2/3”.
Per superare il suddetto limite, prosegue Casciarri, “Cirasola e i suoi sostenitori si erano avvalsi del parere dell’avv. Jader Ritrovato” ed evidenziato che “a seguito della modifica statutaria deliberata dal consiglio direttivo del 25-26/11/2021 e recepita dal congresso il 17/6/2022 vi era stata una novazione statutaria con l’azzeramento delle precedenti cariche ovvero era venuta in essere una nuova associazione e il Cirasola sarebbe stato alla sua prima elezione con conseguente inapplicabilità dei limiti di cui all’art. 12 cit”.
A detta del magistrato, tuttavia, non ci sarebbe stata “alcuna novazione” e la delibera presentata, relativa al depennamento dell’obbligo di adesione al fondo pensioni del Gruppo Agenti Generali Italia, costituirebbe un “semplice adeguamento dello statuto allo scioglimento del fondo pensioni senza che vi sia alcuna discussione sugli ipotizzati effetti novativi”. Altre evidenze, secondo il magistrato, indicherebbero una sostanziale continuità delle attività della rappresentanza aziendale. “Tutti si muovono nella prospettiva della continuità, in primis Cirasola”, scrive Casciarri.
La giunta esecutiva del gruppo agenti, in una lettera indirizzata agli associati, ha preso atto della decisione del tribunale, annunciando però l’intenzione di impugnare il provvedimento. “Vi facciamo presente che i nostri legali ritengono che ci siano valide motivazioni giuridiche per presentare il reclamo a tale provvedimento che sarà depositato nei prossimi giorni”, si legge nella missiva.
“Siamo nel mezzo di una partita giudiziaria che sta arrecando gravi danni reputazionali al Gagi e di fatto rafforzando la compagnia”, prosegue la giunta esecutiva del gruppo agenti. “Ci auguriamo davvero – conclude – si trovi un modo per lavorare tutti assieme, in una coabitazione pacifica, per affrontare con la determinazione, lungimiranza e coesione che ci ha sempre caratterizzato e che non dovrebbe mai venire meno, i tavoli negoziali che ci attendono e di ritornare a giocare un ruolo da leader e di esempio di successo nella nostra categoria professionale”.
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