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I dodici presidenti alle compagnie e all'Isvap, pronti a tutto contro il regolamento sull'art. 34

Appello all'Ania per attuare misure comuni

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Gli agenti chiedono l'appoggio delle compagnie e dell'Ania per modificare l'interpretazione, a loro giudizio peggiorativa, che l'Isvap ha dato dell'articolo 34 della legge sulle liberalizzazioni. L'iniziativa parte da quei dodici presidenti di gruppo che stanno movimentando la categoria a loro modo in polemica con i due sindacati ufficiali Sna e Unapass. A partire da Vincenzo Cirasola di Generali, passando per Giovanni Trotta di Allianz Lloyd Adriatico e Alessandro Lazzaro di Axa, i dodici hanno scritto ai top manager delle rispettive mandanti per sottolineare le conseguenze devastanti, e le ripercussioni, in termini di costo e tempo", dell'articolo applicato secondo il dettato dell'Isvap.

Ma l'azione dei gruppi non si ferma qui. Contestualmente gli agenti hanno scritto al presidente dell'Istituto di Vigilanza, Giancarlo Giannini, per chiedere alcuni sostanziali cambiamenti. Qualora questi non venissero accolti gli agenti, fanno sapere, sono pronti "a percorrere ogni strada utile a ricondurre la portata della norma e più in generale del regolamento entro i parametri dell'efficienza e dell'efficacia", attivandosi "con iniziative, anche di mobilitazione, in tutte le sedi istituzionali e politiche (compreso il Tar, e la Corte di Giustizia Europea) a sostegno di chi non è più disponibile a veder disperdere il proprio lavoro e la propria professione".

Le proposte di modifica che i firmatari delle due lettere presentano vanno nella direzione di uniformare le regole tra agenzie tradizionali e compagnie dirette: e quindi preventivi standardizzati, in particolare quando arrivano anche alle agenzie tramite internet richieste di preventivo sul sito web agenziale; uniformità del regolamento a tutti gli iscritti al Rui, e perciò anche banche e Poste; la nuova norma deve valere solo per i contratti di nuova emissione e non in caso di semplice rinnovo; ci deve essere un periodo di decantazione di sei mesi e non il primo agosto, come previsto; e infine è necessario contemplare la possibilità di rinuncia dei tre preventivi da parte del cliente.

"E' pensiero comune - scrivono i dodici presidenti all'Isvap - che allo stato attuale tale provvedimento sembrerebbe prefigurare un chiaro e diretto attacco alle agenzie di assicurazioni, a tutto vantaggio del canale diretto". L'interpretazione regolamentare imporrebbe alle agenzie non solo di "informare il cliente", come richiesto dalla legge, ma di presentare preventivi ad hoc: cosa effettivamente non richiesta alle compagnie dirette. "Questa - precisano ancora - tra l'altro, ci risulta di essere non in linea con l'orientamento con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di intermediazione come, per di più, Lei stesso ha dichiarato nell'audizione alla X Commissione del Senato del 03/2/2012".

A questo punto gli agenti chiedono alle mandanti un'azione comune: "trovare, studiare e valutare insieme, quali azioni intraprendere, unitamente alla vostra associazione Ania, che v'invitiamo a informare della nostra iniziativa". Tanto più che la norma così interpretata darebbe "un solo vantaggio competitivo per il canale diretto".

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