Cassa agenti Toro, ancora nessun presidente
Nulla di fatto dopo il Comitato di ieri, 11 maggio. Il Gaat contesta l'assegnazione della presidenza a un candidato della compagnia: rotta una prassi che dura da anni
La presidenza della Cassa di previdenza agenti Toro è al momento rimessa al presidente della Camera di commercio competente, perché nel nuovo Comitato amministratore della cassa, tenutosi ieri, 11 maggio, non si è raggiunto l'accordo su un nome condiviso tra il Gruppo agenti Toro (Gaat), l'Unione agenti Toro (Unat) e Generali Italia.
Questa situazione, e il fatto che non sia stato nominato il candidato del Gaat, è definita dallo stesso gruppo agenti "un episodio grave, sconcertante e che rompe una prassi di tanti e tanti anni".
Secondo quanto riporta una nota del Gaat, i componenti del Comitato che rappresentano Generali "hanno ritenuto di negare al Gaat la presidenza della cassa", nonostante i candidati del gruppo agenti "siano stati democraticamente eletti con la maggioranza schiacciante dei consensi rispetto ai candidati dell’altra organizzazione degli agenti Toro, l’Unat, che, non avendo ottenuto il quorum necessario di voti, non ha nessun candidato in Comitato".
Generali ha motivato la decisione sostenendo che sia stata proprio Unat a chiedere un presidente "super parte" della compagnia. Generali ha per questo candidato alla presidenza "il dott. Negro”.
Il Gaat ha rifiutato questa risposta, ritenendola "a dir poco provocatoria e certamente non rispettosa delle regole democratiche".
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