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Quali sono i principali trend della responsabilità civile

Un report pubblicato da Allianz AGCS elenca le motivazioni che stanno portando a una crescita dei sinistri di Rc. Nel contesto disegnato, la pandemia può generare nuovi scenari e nuovi rischi per le aziende

Quali sono i principali trend della responsabilità civile
Il settore della RC sta vivendo da qualche anno un momento di crescita dei sinistri in particolare in alcuni settori. A supporto delle imprese, Agcs (Allianz Global Corporate & Specialty) ha pubblicato un report sulle principali tendenze di cui ha evidenza, ma avanza anche l’ipotesi che in diversi modi la pandemia di Covid-19 possa sia influenzare tali trend che aprire nuovi scenari di rischio. 
La prima tendenza è identificata nella “social inflation”, fenomeno particolarmente diffuso negli Stati Uniti, spinto dal crescente emergere di promotori di cause legali e dall'aumento dei risarcimenti riconosciuti dalle giurie nei tribunali. Agcs osserva che tale comportamento sta superando i confini americani e si sta espandendo in tutto il mondo, ma avanza anche l’ipotesi che la chiusura dei tribunali come misura di contenimento della pandemia, con conseguente accumulo di ritardo nella discussione delle cause, possa agire da deterrente e spingere i querelanti a patteggiare un accordo piuttosto che attendere degli anni.
Secondo lo studio, un altro trend riguarda in particolare il settore dell’automotive, nel quale si sta verificando un vertiginoso aumento dei costi per recall prodotti (solo in Europa lo scorso anno il numero dei ritiri di prodotto è cresciuto dell’11%) e per riparazioni di veicoli che le nuove tecnologie adottate dalle case produttrici rendono sono sempre più complesse. Allianz pone al centro dell’attenzione la dipendenza di più produttori automobilistici da un medesimo fornitore chiave e la crescente complessità tecnologica come importanti fattori di perdite per l'industria.

Più qualità per aria e cibo
Agcs colloca al terzo posto la tendenza all’aumento, a livello globale, dei richiami di prodotti alimentari. Le ragioni sono identificate in un minor numero di operatori in catene di fornitura complesse, un maggiore controllo normativo, insieme ad una migliore tecnologia che consente una puntuale tracciabilità e il rilevamento di agenti patogeni. Agcs invita i produttori a riconoscere questi fattori, ad aumentare l’attenzione e i controlli verso i fornitori e a condurre audit regolari. Nel settore, secondo il report, il Covid-19 potrebbe determinare un doppio impatto negativo: da un lato una maggiore sensibilità dei clienti verso gli standard di qualità, dall’altro il rischio che le chiusure degli stabilimenti e le difficoltà correlate alle disposizioni di sicurezza possano creare dei vulnus. 
Quarto tema di rilevanza e da monitorare sono i disordini sociali e le conseguenze di danni alla proprietà. Il fenomeno, già in crescita ovunque nel mondo, si è aggravato in molti paesi – e in particolare negli Usa - con la pandemia e con le contemporanee manifestazioni sulle tematiche razziali. In altri casi, la pandemia potrebbe aver raffreddato determinate situazioni, ma se le questioni sociali di fondo non sono state risolte è possibile una recrudescenza del fenomeno. 
Infine, a seguito della diffusione del coronavirus, Allianz stima per le aziende una crescita del rischio di inquinamento ambientale. In particolare si temono i problemi di qualità dell'aria all’interno degli ambienti chiusi da tempo, con la crescita di legionella e muffe, e l’incremento di controversie legali, multe e azioni correttive per l’aumentata consapevolezza dei cittadini circa le conseguenze dell'inquinamento e dell'impoverimento del capitale naturale.

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