Insurance Trade

Assicurazioni, sempre più investimenti nel digitale

Secondo una ricerca realizzata da Accenture nel mercato è forte l'interesse ad acquisire le start up più innovative

Watermark 16 9
Secondo una la ricerca realizzata da Accenture, Digital Innovation Survey, nei prossimi tre anni più della metà (60%) dei manager di compagnie assicurative è intenzionato ad acquisire start up assicurative digitali per migliorare il proprio posizionamento.
Dall'indagine, che ha coinvolto 141 società di assicurazione di 21 diversi Paesi nel mondo, emerge la consapevolezza che il digitale trasformerà notevolmente il settore nei prossimi anni, come sostenuto dal 75% del campione. Più specificamente, chi opera nei rami danni si aspetta dalle iniziative digitali un incremento dei premi del 5% nei prossimi tre anni, mentre chi è attivo nel vita prevede un aumento del 7%: nel primo ambito, la previsione è quella di destinare una media di 47 milioni di dollari per investimenti digitali nei prossimi tre anni; relativamente al secondo ambito, si prevede di investire una media di 40 milioni di dollari. I target di acquisizione più citati sono le aziende telematiche, i comparatori on line e le società specializzate in analytics risultano: sono infatti menzionati rispettivamente dal 47%, dal 43% e dal 38% degli intervistati. Inoltre, il 43% degli assicuratori interpellati ha già acquisito start up (o ha in programma di farlo) per sfruttare al meglio le opportunità digitali.
Tuttavia, l'indagine rivela anche che il 60% delle compagnie considera i propri investimenti nel digitale come "sperimentali", mentre solo il 22% ritiene che abbiano lo scopo di apportare innovazioni di tipo disruptive. Alla domanda su cosa ostacoli l'esecuzione della propria strategia digitale, il 42% degli intervistati ha indicato gli attuali sistemi IT, mentre per il 30% la causa è da individuare nella mancanza di competenze adeguate. Per questo c'è molta disponibilità a stringere nuove partnership, anche con i colossi di Internet: il 72% degli intervistati ha sottoscritto (o sottoscriverà) nuove partnership di distribuzione e, fra di essi, il 69% stanno considerando di stipulare accordi con banche, mentre quasi la metà (44%) cita società tecnologiche, come Google o Facebook, come potenziali partner.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti