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Sanità e tecnologia, alleati durante il Covid-19

Come rivela l'Osservatorio Sanità di UniSalute realizzato con Nextplora, l'isolamento domiciliare ha acuito il bisogno di servizi di telemedicina, videoconsulto e consegna domiciliare dei farmaci

Sanità e tecnologia, alleati durante il Covid-19
Tecnologia e salute, nell’ultimo anno, sono andate molto d'accordo. La gestione della salute è sempre più connessa, nel senso di collegata all'uso della tecnologia, come rivela l'Osservatorio Sanità di UniSalute realizzato con Nextplora per indagare le abitudini degli italiani per quanto riguarda l'uso delle nuove tecnologie applicate al benessere.

L'isolamento domiciliare, che ha riguardato un grande numero di persone costrette a casa dal Covid-19, ha acuito il bisogno di tecnologia. Nel 22% dei casi, si legge nella ricerca, le persone costrette in casa hanno usufruito di servizi di telemedicina, videoconsulto o consegna domiciliare dei farmaci. Servizi molto apprezzati: il 68% di chi ne ha fatto uso ha dichiarato che questi strumenti hanno semplificato la gestione dell’isolamento e il 25% li ha considerati addirittura indispensabili

Telemedicina e videoconsulti hanno rappresentato un supporto psicologico per il 44% degli italiani in isolamento domiciliare; particolarmente apprezzata la possibilità di tenere sotto controllo con costanza il proprio stato di salute. La fiducia degli italiani nei confronti della tecnologia è quindi molto cresciuta negli ultimi anni: due italiani su cinque (38%) reputano le app e i dispositivi wearable (come ad esempio gli smartwatch) "validi alleati per quanto riguarda il monitoraggio del proprio stato di salute".

Oltre ad app e wearable, internet è ormai diventata una fonte primaria di qualsiasi tipo informazione. Quando si tratta di sintomi lievi e piccoli infortuni, ben un italiano su due consulta il web per eseguire delle autodiagnosi. 
La fiducia nella tecnologia rimanda anche a una risposta sistemica:  un italiano su quattro pensa che nella tecnologia risieda la chiave per il progresso della ricerca, mentre il 24% vede nella telemedicina la frontiera tecnologica su cui investire. 

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