Italiani stressati, ma solo il 12% si rivolge a uno specialista
Eppure, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Sanità, il 43% della popolazione si rivolgerebbe a figure di questo genere in caso di necessità
Italiani vittime di ansia e stress. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Sanità realizzato da UniSalute e Nomisma, il 43% della popolazione ha fatto fatica a mantenere il buon umore lo scorso anno: uno su tre (33%) afferma di aver avuto alti e bassi, mentre il 10% dichiara di essere stato prevalentemente giù di morale.
Lo stress si impone come lo stato d’animo negativo più diffuso, con il 38% degli italiani che afferma di sentirsi stressato spesso (29%) o addirittura quasi ogni giorno (9%). Alla base di nervosismo e tensione c’è soprattutto lo stato di salute personale e dei familiari (24%), seguito dall’organizzazione familiare (19%), dalla situazione economica (18%) e dai problemi legati al contesto lavorativo (15%).
Gli italiani appaiono ben consapevoli del problema. Eppure, secondo i risultati dell’indagine, solo una risicata minoranza (12%) dice di aver optato per il supporto di uno specialista come uno psicologo o uno psicoterapeuta: il 27% ha preferito affidarsi a soluzioni fai-da-te come rimedi naturali o sporta, mentre il 17% ha seguito i consigli del farmacista.
Il 62% degli italiani, nonostante tutto, afferma che si rivolgerebbe volentieri a specialisti in caso di necessità, magari anche attraverso sedute da remoto o videoconsulti.
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