Cattolica, archiviata l'indagine sulle illecite influenze
Il procedimento, avviato lo scorso agosto, era sull’ipotesi di violazione dell’articolo 2636 del codice civile
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero e ha archiviato per infondatezza il procedimento avviato lo scorso agosto sull’ipotesi di violazione dell’articolo 2636 del codice civile, che riguarda l’illecita influenza sulle assemblee, a carico di alcuni esponenti di Cattolica Assicurazioni in relazione alle Assemblee del 2019 e del 2020.
L’estate scorsa Cattolica aveva subito una perquisizione della Guardia di Finanza, effettuata il 31 luglio, per l’acquisizione di documenti in seguito ad accertamenti ispettivi della Consob e su mandato della Procura di Verona, notificando anche tre informative di garanzia al presidente Paolo Bedoni, a Carlo Ferraresi e al segretario del cda Alessandro Lai. L’ipotesi di reato era appunto quello di illecita influenza sull’assemblea. Gli accertamenti, che seguono l'acquisizione di documenti fatti nel dicembre 2019, fanno riferimento alle assemblee dell'aprile dello scorso anno, quando era ancora alla guida come amministratore delegato Alberto Minali e quando per le nomine era stata presentata una sola lista, e alle assemblee del 2020 di giugno e del 31 luglio. Per queste ultime due riunioni era stato predisposto un rappresentante indipendente, Computershare, per la verifica del voto e delle deleghe.
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