Gfia, i tre principi per un'edilizia resiliente
La Global federation of insurance associations ha pubblicato la sua proposta per uno sviluppo più sostenibile in vista della Cop26
In vista della prossima conferenza sul clima di Glasgow, la Cop26, la Global federation of insurance associations (Gfia) ha pubblicato la proposta con i suoi principi chiave per uno sviluppo più resiliente e sostenibile.
Le considerazione di Gfia partono dalla consapevolezza che i rischi naturali sono in aumento sia in termini di frequenza sia di gravità, ecco perché quando si parla di adattamento climatico dovrebbero essere al centro della discussione le norme e i processi edilizi.
La federazione ha quindi individuato tre principi chiave per un'edilizia più resiliente e sostenibile.
Costruisci in modo più resiliente
Il primo principio può essere riassunto nel motto Costruisci in modo più resiliente: per evitare disastri ricorrenti, scrive Gfia, occorre ricostruire in modo diverso e non ricalcare la struttura precedente alla calamità naturale: non dovrebbe essere quest'ultima l'impostazione predefinita. "Ricostruire meglio - dicono dalla federazione -, in un modo più resiliente, è un elemento costitutivo della gestione integrata del rischio catastrofale.
Costruire con materiali ecologici e circolarità
Il secondo principio è semplice e si sintetizza in Costruire con materiali ecologici e circolarità. I prodotti sostenibili, e frutto del riciclo, ricorda Gfia dovrebbero essere utilizzati nell'edilizia per aumentare l'efficienza delle risorse e sviluppare infrastrutture verdi.
Cofinanziare una migliore resilienza
L'ultima indicazione della federazione chiama in causa lo Stato e si esemplifica nel motto Cofinanziare una migliore resilienza. Se la ricostruzione richiede miglioramenti della resilienza che contengano nuovi elementi e superano la capacità dell'assicuratore, le autorità pubbliche dovrebbero fornire finanziamenti complementari, ad esempio sotto forma di prestiti bancari senza interessi. Inoltre, dal punto di vista degli investitori, dovrebbe essere possibile effettuare investimenti sostenibili a lungo termine nelle infrastrutture, rispettando gli obblighi contrattuali nei confronti degli assicurati.
Gli assicuratori, in questo senso, possono supportare sia la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio sia la disponibilità di protezione assicurativa.
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