Fitch, il 2022 sarà anno dell’insurtech
L’agenzia di rating prevede un aumento delle partnership tra compagnie e player digitali, ma l’allargamento della concorrenza con l’ingresso di operatori non assicurativi
21/01/2022
Fitch prevede per quest’anno un aumento del numero di partnership tra compagnie assicurative tradizionali e player insurtech. L’agenzia di rating, in una nota, sottolinea i numerosi vantaggi di una collaborazione di successo tra start up e player digitali e le compagnie assicurative, consentendo a quest’ultime di adottare più rapidamente le tecnologie più recenti, così come di ridurre le spese operative, di migliorare la portata della distribuzione e di aumentare la fidelizzazione dei clienti.
“Riteniamo – scrivono gli analisti di Fitch – che il successo di queste partnership giocherà un ruolo importante nella futura posizione di mercato delle compagnie assicurative”. Fitch prevede che l’innovazione basata sulla tecnologia e le soluzioni digital-first nel settore assicurativo aumenteranno il numero di competitor, aprendo il campo a player non assicurativi come le società tecnologiche, soprattutto nei settori in cui queste ultime hanno accesso a quote di mercato concentrate. Inoltre, a causa dei cambiamenti tecnologici che facilitano un accesso costante e onnipresente alle informazioni, l’agenzia prevede che “la domanda del mercato si sposterà verso la qualità del prodotto piuttosto che verso la familiarità di noti marchi assicurativi. Ciò rappresenta una minaccia per le compagnie assicurative tradizionali che fanno molto affidamento sulla fedeltà al marchio e sul patrimonio per mantenere il proprio vantaggio competitivo”.
Fitch fa notare infine che non tutte le attività insurtech sono regolate dagli attuali quadri normativi e questo crea una zona grigia normativa. “Il conseguente rischio di interpretazione regolamentare potrebbe scoraggiare i fornitori di capitale. Tuttavia – concludono gli analisti – prevediamo che emerga maggiore chiarezza poiché le autorità di regolamentazione dei servizi finanziari danno la priorità alle innovazioni tecnologiche”.
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