Risparmio, alla ricerca di diversificazione e sicurezza
Secondo un sondaggio di Swg e Cnp Partners, i prodotti vita multiramo sono considerati soluzioni di investimento che consentono di tener sotto controllo i rischi
Gli italiani puntano su investimenti che preservino e accrescano il loro patrimonio, riducendo però i rischi legati al futuro. In questo scenario assume particolare rilevanza il ruolo del consulente finanziario, il cui valore di guida per gli investimenti viene riconosciuto dai risparmiatori, anche se non ancora utilizzato appieno.
È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Swg in collaborazione con Cnp Partners, realizzato con metodo misto (Cati/Cawi) su un campione di età compresa fra i 35 e i 70 anni, selezionato fra profili affluent (con un patrimonio investito compreso tra 50mila e 500mila) e profili wealth (con un patrimonio investito superiore a 500mila).
In particolare, lo studio evidenzia, rispetto al passato, un accresciuto interesse degli italiani nei confronti dei prodotti di investimento, considerati dalla maggioranza degli intervistati (64,7%) come la miglior forma di destinazione dei propri risparmi. In media, infatti, per il 75% degli intervistati gli investimenti rappresentano un mezzo per proteggere da eventi negativi, tendenza in crescita del 24% rispetto al 2018, mentre il 63,5% ritiene che gli investimenti garantiscano più tranquillità per il proprio futuro (+14,5% vs 2018).
Tra le principali motivazioni che hanno portato i risparmiatori a sottoscrivere prodotti di investimento lo scorso anno figura il desiderio di protezione verso il futuro della propria famiglia (26,6%), mentre per il 34,9% è l'opportunità di ottenere delle rendite a guidare le scelte di investimento e per il 26% la possibilità di preservare il proprio capitale. I promotori dello studio fanno notare come l'approccio della clientela wealth più evoluta sia più orientato a far fruttare il capitale (35,5% vs 22,2% fra i clienti affluent), mentre la clientela affluent ha l'obiettivo di preservarlo (29,1% vs 18,7% fra i clienti con profilo wealth).
Fra i prodotti d'investimento proposti dai consulenti finanziari, figurano in media per il 62,1% fondi d'investimento o sicav, per il 50,5% gestioni patrimoniali, in titoli o fondi, per il 27,3% azioni, per il 25,6% polizze assicurative (es. vita, casa, infortuni, salute o Pir), per il 25,3% polizze finanziarie assicurative e per il 23,9% titoli di stato. Si registrano tuttavia differenze sostanziali fra le due tipologie di clientela: fondi d'investimento e Sicav sono infatti nel portafoglio del 77,9% degli investitori wealth, a fronte del 57,3% degli investitori affluent; le azioni sono citate dal 32,4% dei clienti wealth, e dal 25,8% dei clienti affluent; le polizze assicurative sono indicate dal 28% dei profili affluent, a confronto del 17,6% dei clienti wealth; le polizze finanziarie assicurative sono citate al 41,2% degli investitori wealth, percentuale più che doppia rispetto al 20,4% di investitori affluent; i titoli di stato sono menzionati dal 25,3% dei clienti affluent, a fronte del 19,1% dei clienti wealth.
In particolare le polizze assicurative finanziarie sono considerate dagli investitori soluzioni di investimento miste che consentono di tener sotto controllo i rischi (per il 43,8% degli intervistati, e per il 50,9% dei client wealth) e di incrementare il patrimonio (per 32,6% degli intervistati, il 48,3% fra i profili wealth), potendo modificare nel tempo la strategia d'investimento (per il 26,3%, e il 34,5% dei clienti wealth) ed essendo altamente personalizzabili (per il 21% del campione e il 35,3% dei profili wealth).
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