L’asset management cresce ma con pochi profitti
Secondo lo studio di Boston Consulting Group, a livello globale, i ricavi sono in stallo e calano gli utili
L’asset management è tornato a crescere nel 2023, con un aumento delle masse in gestione a quasi 120mila miliardi di dollari a livello globale, pari a un incremento del 12% rispetto al 2022, anno che aveva visto un calo degli asset under management (Aum) del 9%. I dati provengono dalla 22esima edizione del Global Asset Management di Boston Consulting Group.
Le dimensioni della crescita variano a livello regionale: si va dal 5% dell’area Asia-Pacifico al 16% del Nord America. Tuttavia, precisano gli analisti di Bcg, “dietro questa crescita si cela la vulnerabilità del comparto”. Nonostante le masse gestite stiano crescendo, i ricavi del settore sono aumentati di appena lo 0,2% nel 2023, al contrario dei costi che sono cresciuti del 4,3%. Questa doppia tendenza è equivalsa a un calo dei profitti dell’8,1%.
L’Italia è il quinto mercato in Europa e cresce del 5% cioè a un ritmo inferiore rispetto alla media. Gli investitori retail sono il gruppo di clienti più numeroso, e assorbono il 62% degli Aum. In questa categoria, il 70% degli investimenti riguarda i fondi comuni, in aumento nel corso del 2023, mentre il settore assicurativo e gli altri prodotti retail “continuano a essere secondari”, scrive Bcg. Il comparto dei rischi è invece il principale segmento di clientela degli investitori istituzionali, seguito da quello previdenziale, ma entrambi hanno registrato un calo dell’1% nel 2023.
Per affrontare le sfide dei prossimi anni, “tutti i gestori italiani si stiano guardando intorno alla ricerca di opportunità, entro i confini nazionali ma soprattutto all’estero”, ha spiegato Graziano Pace, principal di Bcg.
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