Solvency II, benefici patrimoniali per 80 miliardi di euro

Il via libera del parlamento europeo al nuovo quadro normativo di Solvency II potrà generare un allentamento dei requisiti patrimoniali fino a un massimo di 25 punti percentuali su base aggregata per gli assicuratori del vecchio continente: in termini assoluti, secondo un recente report di S&P Global Ratings, si tratta di un beneficio patrimoniale di 80 miliardi di euro nel periodo 2026-2027.

Il rapporto evidenzia tuttavia che molto dipenderà dall’andamento dei tassi di interesse: se si dovesse ripetere uno scenario di tassi bassi più a lungo, gran parte dei benefici previsti potrebbero sfumare. “Dato che i rapporti regolamentari diventeranno più sensibili agli scenari di bassi tassi di interesse, il sollievo di capitale potrebbe dissolversi se i tassi di interesse scendono al di sotto dell'1%", ha commentato Taos Fudji, credit analyst di S&P Global Ratings. 

Fudji ha inoltre evidenziato che “se gli assicuratori approfittassero dello sgravio di capitale per aumentare sostanzialmente i pagamenti degli azionisti e investire di più in azioni, i loro buffer di capitale, secondo il nostro modello, potrebbero ridursi”. Detto questo, ha concluso l’analista dell’agenzia di rating, “al momento non ci aspettiamo che l'effetto sia sufficiente per indurre azioni di rating negativo”.

Stando ai dati di Eiopa, alla fine del 2022 il capitale regolamentare aggregato disponibile sul settore assicurativo europeo ammontava a poco più di mille miliardi di euro: posta questa scala di valori, il rapporto di S&P Global Ratings sottolinea che comunque lo sgravio di capitale stimato fino a un massimo di 80 miliardi risulta “considerevole, ma non critico”. I maggiori benefici sarebbero appannaggio di assicuratori con long-tail line, in particolari operatori attivi nel business vita.