S&P, l’impatto degli incendi in California
Secondo una recente analisi dell’agenzia di rating, il conto per le assicurazioni potrebbe toccare la soglia dei 15 miliardi di dollari
Gli incendi che stanno devastando vaste aree della contea di Los Angeles, in California, potrebbero generare complessivamente perdite assicurative comprese fra 10 e 15 miliardi di dollari. Se confermato, nella peggiore delle ipotesi, si tratterebbe di un conto vicinissimo a quello da 16 miliardi di dollari che era stato provocato dai roghi di Tubbs nel 2017, finora l’incendio più devastante mai registrato in tutta la storia della California. Eppure, secondo una recente analisi di S&P Global Ratings, le compagnie assicurative hanno tutte le capacità per gestire simili perdite.
L’agenzia di rating, nel dettaglio, evidenzia innanzitutto che le imprese del settore potranno fare affidamento sui solidi risultati finanziari che hanno messo a bilancio nei primi nove mesi del 2024 e probabilmente, in attesa dei dati ufficiali, anche nel corso dell’intero anno. In seconda battuta, il rapporto sottolinea come negli ultimi due anni numerose imprese del settore, fra cui State Farm Mutual Automobile Insurance, Allstate e Hartford Financial Services Group, abbiano ridotto in maniera significativa la propria esposizione sul segmento delle polizze abitazione in California: in alcuni casi, illustra l’analisi, la strategia è culminata addirittura in una totale uscita dal mercato. L’impatto per le compagnie assicurative potrebbe dunque rivelarsi elevato ma sostanzialmente gestibile.
Anche il mercato della riassicurazione dovrebbe riuscire ad assorbire le perdite. Il rapporto, a tal proposito, mostra anche in questo caso come le imprese del settore abbiano iniziato il 2025 con una solida posizione di capitale, grazie soprattutto ai robusti profitti registrati negli ultimi due anni. Le perdite stimate dall’agenzia di rating, si legge nel rapporto, dovrebbero inoltre “rimanere all’interno dei budget stanziati per la gestione delle perdite causate da catastrofi naturali nel primo trimestre del 2025”.
L’agenzia di rating invita tuttavia a non abbassare la guardia. “Le compagnie assicurative con una più fragile posizione patrimoniale e una maggiore esposizione, soprattutto nel Sud della California, potrebbero registrare una certa pressione sui profitti e sul capitale”, illustra il report. La tensione potrebbe quindi risultare ancora più significativa se le perdite provocate da catastrofi naturali nel corso dell’anno dovessero superare il conto del 2024 e attestarsi a un livello ben superiore alla media degli ultimi anni.
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