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Minacce cyber, Pmi italiane a rischio ma fiduciose

Secondo un sondaggio realizzato da Research Dogma per conto di Qbe Insurance, nell’ultimo anno un’impresa su due ha sperimentato un evento IT critico. Il clima, però, è positivo: otto realtà su dieci si fidano della propria capacità di risposta

Minacce cyber, Pmi italiane a rischio ma fiduciose
Il cyber risk è oggi un tema estremamente rilevante non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole realtà. Negli ultimi tre anni, quasi due Pmi italiane su tre hanno subito attacchi informatici: nella maggior parte dei casi truffe, hackeraggi, ransomware o interruzioni dell’attività. Ciononostante, otto su dieci si dichiarano fiduciose rispetto alla propria capacità di affrontare questi episodi. Sono alcuni dei dati che emergono da un sondaggio commissionato da Qbe Insurance a Research Dogma, che lo scorso settembre ha intervistato diverse figure aziendali coinvolte nella gestione della cybersecurity provenienti da 400 aziende distribuite su tutto il territorio nazionale.

A quanto pare la metà delle nostre piccole imprese (51%) ha sperimentato un evento IT critico solo nell'ultimo anno, e la percentuale sale al 63% tra le aziende con e-commerce, che sono maggiormente esposte. Guardando all’anno prossimo, il 68% delle Pmi prevede di subire un attacco ma la percentuale raggiunge il 74% se si considerano anche altre criticità in ambito informatico.
Sul fronte delle risposte, attualmente quatto imprese su dieci dichiarano di aver sottoscritto una copertura assicurativa dedicata e un terzo (34%) di quelle che ancora non ne dispone sta valutando di farne ricorso a breve. Il potenziale di crescita del mercato della cyber insurance è dunque significativo: secondo i dati raccolti, le polizze cyber potrebbero raggiungere il 61% di penetrazione in futuro.
“Il numero delle minacce cyber è in aumento, ma con esse cresce anche la consapevolezza delle imprese italiane sul tema”, ha affermato Stefano Pompeo, senior cyber underwriter di Qbe Italia. “È necessario continuare a mantenere un atteggiamento sereno ma prudente, valutando le diverse soluzioni per proteggere sia l’azienda sia i suoi clienti”.

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