Sanità, aumenta il costo dei sinistri
Come certificato da Aon in un recente report, questo incremento è dovuto a una pluralità di fattori, tra i quali la scarsità di risorse economiche e umane in sanità e l’invecchiamento della popolazione, che rende le prestazioni sempre più complicate
Tra il 2014 e il 2023 il costo totale dei sinistri in sanità ha superato il miliardo e mezzo di euro, con un aumento di 100 milioni soltanto negli ultimi due anni (causato principalmente dall’inflazione). Allo stesso tempo, il numero di episodi è lievemente diminuito, a testimonianza dell’aumento anche del costo medio dei sinistri. Sono due delle principali evidenze del secondo Osservatorio Rischi in Sanità di Aon, che tiene conto dei dati raccolti dal broker nel suddetto decennio e si basa su una mappatura di sinistri su scala nazionale, sia per le strutture pubbliche che per quelle private.
Questo aumento dei costi si deve a una serie di fattori, tra i quali spiccano la cronica scarsità di risorse economiche e umane in sanità e l’invecchiamento della popolazione (che complica sempre più le prestazioni). Un altro dato che emerge dal report è quello relativo alla diminuzione del numero di contenziosi nel decennio 2014-2023, siano essi mediazioni (3.012, -21%), procedimenti civili (4.722, -21%) o penali (1.294, -8%). Elemento che indica una crescita degli accordi stragiudiziali tra le parti, segno di una maggiore maturità ed esperienza del sistema.
In linea con la precedente edizione dell’Osservatorio, i reparti con più sinistri risultano essere Ortopedia e Traumatologia (13,3%) e Pronto Soccorso (11,1%), seguiti da Ostetricia e Ginecologia (6,1%) che guadagnano una posizione rispetto alla rilevazione precedente. Per quanto riguarda la tipologia di sinistro, tornano in cima alla classifica Errori Chirurgici (29,4%), Errori Diagnostici (16,1%) e Cadute (8,2%).
Il documento contiene anche una sezione dedicata all’impatto del Covid-19, che ha portato un aumento nel numero e nel costo dei sinistri da infezione. Dopo aver raggiunto il picco di 375 segnalazioni (di cui 108 riconducibili appunto a danni relativi al Covid) nel 2021, anno di massima espansione pandemica, nel 2022 e 2023 questi numeri si sono più che dimezzati, riportando i valori ai livelli del 2019.
Questo aumento dei costi si deve a una serie di fattori, tra i quali spiccano la cronica scarsità di risorse economiche e umane in sanità e l’invecchiamento della popolazione (che complica sempre più le prestazioni). Un altro dato che emerge dal report è quello relativo alla diminuzione del numero di contenziosi nel decennio 2014-2023, siano essi mediazioni (3.012, -21%), procedimenti civili (4.722, -21%) o penali (1.294, -8%). Elemento che indica una crescita degli accordi stragiudiziali tra le parti, segno di una maggiore maturità ed esperienza del sistema.
In linea con la precedente edizione dell’Osservatorio, i reparti con più sinistri risultano essere Ortopedia e Traumatologia (13,3%) e Pronto Soccorso (11,1%), seguiti da Ostetricia e Ginecologia (6,1%) che guadagnano una posizione rispetto alla rilevazione precedente. Per quanto riguarda la tipologia di sinistro, tornano in cima alla classifica Errori Chirurgici (29,4%), Errori Diagnostici (16,1%) e Cadute (8,2%).
Il documento contiene anche una sezione dedicata all’impatto del Covid-19, che ha portato un aumento nel numero e nel costo dei sinistri da infezione. Dopo aver raggiunto il picco di 375 segnalazioni (di cui 108 riconducibili appunto a danni relativi al Covid) nel 2021, anno di massima espansione pandemica, nel 2022 e 2023 questi numeri si sono più che dimezzati, riportando i valori ai livelli del 2019.
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