Atradius, la “chip war” è un nuovo rischio

La guerra dei chip rischia di rallentare lo sviluppo del mercato internazionale dell’ICT. Secondo una recente analisi di Atradius, “l’inasprimento delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina, la possibile escalation delle attuali tensioni commerciali nello stretto di Taiwan e il crescente nazionalismo dei chip potrebbero influire negativamente sulla produttività e redditività delle imprese del settore”.

Nell’analisi settoriale dell’industria internazionale dei chip, la compagnia evidenzia che gli Stati Uniti, seppur pronosticati ancora in crescita anche grazie agli effetti del Chips and Science Act 2022, potrebbero risentire dell’aumento delle tariffe sulle importazioni cinesi e registrare interruzioni alle catene di fornitura, con conseguenti ritardi nelle consegne e costi di produzione più elevati.

In Cina, per contro, le misure di controllo sulle esportazioni degli Stati Uniti hanno spinto il settore a uno sforzo per sviluppare chip di propria produzione e incoraggiare investimenti in tecnologia: tuttavia, il possibile aumento delle tariffe del 60% sulle importazioni cinesi annunciato dal presidente americano Donald Trump potrebbe generare una diminuzione del 6% nella produzione cinese di elettronica, così come un calo del 13% delle esportazioni di elettronica.