Ania, eliminare il taglio alle detrazioni per le polizze vita
Il presidente Minucci ha sottolineato come questa scelta aumenti le imposte e disincentivi la protezione di fasce vulnerabili
17/09/2013
La sostanziale eliminazione a regime" delle detrazioni per le polizze vita è "una disposizione completamente sbagliata, che finisce per aumentare le imposte e disincentivare forme di protezione proprio alle fasce socialmente più vulnerabili". Lo ha affermato il presidente dell'Ania, Aldo Minucci (nella foto), nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati sul decreto Imu.
Minucci ha chiesto esplicitamente che la misura venga eliminata perchè "in netta controtendenza rispetto all'esigenza - particolarmente sentita in un periodo critico e carico di incertezza come quello attuale - di promuovere, da parte dei cittadini, scelte responsabili a favore del welfare e della salvaguardia dell'integrità economica delle famiglie".
Il presidente dell'Ania ha voluto osservare come la mancata detrazione "scoraggi i cittadini che scelgono responsabilmente di proteggersi e di pesare meno sulle finanze pubbliche", in un momento in cui "le prestazioni pubbliche sono insufficienti a fare fronte alle esigenze di welfare dei cittadini. Particolarmente odiosa - ha inoltre aggiunto Minucci - è la retroattività della norma, del tutto avulsa dalla più generale strategia di ripensamento dell'attuale assetto delle tax expenditures, è priva di carattere sistematico ed evidentemente dettata in via esclusiva da assorbenti finalità di reperimento di gettito".
Minucci ha chiesto esplicitamente che la misura venga eliminata perchè "in netta controtendenza rispetto all'esigenza - particolarmente sentita in un periodo critico e carico di incertezza come quello attuale - di promuovere, da parte dei cittadini, scelte responsabili a favore del welfare e della salvaguardia dell'integrità economica delle famiglie".
Il presidente dell'Ania ha voluto osservare come la mancata detrazione "scoraggi i cittadini che scelgono responsabilmente di proteggersi e di pesare meno sulle finanze pubbliche", in un momento in cui "le prestazioni pubbliche sono insufficienti a fare fronte alle esigenze di welfare dei cittadini. Particolarmente odiosa - ha inoltre aggiunto Minucci - è la retroattività della norma, del tutto avulsa dalla più generale strategia di ripensamento dell'attuale assetto delle tax expenditures, è priva di carattere sistematico ed evidentemente dettata in via esclusiva da assorbenti finalità di reperimento di gettito".
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