Catastrofi naturali, perdite per 200 miliardi di dollari nel 2012
L'ultimo report pubblicato da Aon Banfield evidenzia come il terremoto in Emilia è stato uno dei 3 peggiori disastri avvenuti lo scorso anno
11/02/2013
Nel triste computo delle catastrofi naturali, l'anno 2012 è stato segnato da un evento su tutti: l'uragano Sandy: di gran lunga il disastro più costoso dell'anno, con perdite assicurate da assicuratori privati e finanziate da programmi governativi che ammontano a circa 28.2 miliardi di dollari, e con 65 miliardi di dollari di perdite economiche avute in Canada, Stati Uniti, Caraibi e Bahamas. Al di fuori degli Stati Uniti, l'evento che ha causato il maggior numero di danni economici si è verificato in Italia: è il terremoto che nel maggio scorso ha colpito l'Emilia Romagna. Le strutture danneggiate sono state più di 10 mila, per un totale di 12 miliardi di euro di danni, le cui perdite assicurate superano il 1 miliardo di euro.
Sono solo due tra gli aspetti più salienti che emergono dall'Annual global climate and catastrophe report pubblicato da Impact Forecasting - il centro per lo sviluppo di modelli catastrofali di Aon Benfield - che ha anche lanciato un nuovo sito internet (www.aonbenfield.com / catastropheinsight), nel quale sono presenti i dati sugli eventi catastrofali degli ultimi 10 anni, tra cui le perdite economiche e assicurate connesse a nove delle più frequenti calamità naturali.
Il report rivela che nel 2012 in tutto il mondo si sono verificati 295 eventi causati da catastrofi ambientali (contro i 257 del 2011), che hanno causato perdite economiche per un totale di 200 miliardi di dollari, leggermente al di sopra della media degli ultimi 10 anni (187 miliardi). Mentre le perdite economiche sono rientrate nella media, le perdite assicurate nel 2012 sono state del 36% superiori alla media degli ultimi dieci anni (72 su 53 miliardi), in quanto i due eventi più significativi dell'anno si sono verificati negli Stati Uniti, che presentano una penetrazione assicurativa molto elevata. Le perdite assicurate nel 2012 sono state comunque significativamente inferiori al risultato record del 2011 (133 miliardi).
Rimanendo in Italia, significativo è stato anche il problema della siccità che ha colpito agricoltori e azienda agricole nel mese di agosto, causando danni notevoli alle coltivazioni di mais, pomodori, olive, barbabietole da zucchero e viti. Le perdite subite dall'agricoltura sono state stimate per un totale di circa 1 milione di euro, la maggioranza delle quali non assicurate.
Sono solo due tra gli aspetti più salienti che emergono dall'Annual global climate and catastrophe report pubblicato da Impact Forecasting - il centro per lo sviluppo di modelli catastrofali di Aon Benfield - che ha anche lanciato un nuovo sito internet (www.aonbenfield.com / catastropheinsight), nel quale sono presenti i dati sugli eventi catastrofali degli ultimi 10 anni, tra cui le perdite economiche e assicurate connesse a nove delle più frequenti calamità naturali.
Il report rivela che nel 2012 in tutto il mondo si sono verificati 295 eventi causati da catastrofi ambientali (contro i 257 del 2011), che hanno causato perdite economiche per un totale di 200 miliardi di dollari, leggermente al di sopra della media degli ultimi 10 anni (187 miliardi). Mentre le perdite economiche sono rientrate nella media, le perdite assicurate nel 2012 sono state del 36% superiori alla media degli ultimi dieci anni (72 su 53 miliardi), in quanto i due eventi più significativi dell'anno si sono verificati negli Stati Uniti, che presentano una penetrazione assicurativa molto elevata. Le perdite assicurate nel 2012 sono state comunque significativamente inferiori al risultato record del 2011 (133 miliardi).
Rimanendo in Italia, significativo è stato anche il problema della siccità che ha colpito agricoltori e azienda agricole nel mese di agosto, causando danni notevoli alle coltivazioni di mais, pomodori, olive, barbabietole da zucchero e viti. Le perdite subite dall'agricoltura sono state stimate per un totale di circa 1 milione di euro, la maggioranza delle quali non assicurate.
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