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Al terzo trimestre la raccolta premi si attesta a 75,6 miliardi di euro (-7,7%)

La contrazione interessa sia il settore Vita (-10,2%) che il Danni (-2,1%)

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In attesa che la chiusura dei bilanci al 31 dicembre e le successive elaborazioni ci restituiscano una fotografia complessiva del 2012 delle assicurazioni, Isvap ha reso noti i risultati della raccolta premi vita e danni dopo i primi nove mesi dell'anno. L'Autorità ha elaborato i dati statistici relativi riferiti alle imprese nazionali e alle rappresentanze per l'Italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo.
Complessivamente dunque l'ammontare dei premi lordi al 30 settembre è pari a 75,6 miliardi di euro corrispondente ad un decremento del 7,7% rispetto all'analoga rilevazione del 2011, quando già si era osservato un calo del 13% sul 2010 (anno in cui si era raggiunto il massimo storico).

In particolare, il settore vita totalizza oltre 50,4 miliardi di euro - pari ad una riduzione del 10,2% - con un'incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 66,7%, contro il 68,6% dello stesso periodo del 2011. Il portafoglio danni invece sfiora i 25,2 miliardi di euro mostrando anch'esso una flessione del 2,1%, mentre cresce leggermente l'incidenza sul portafoglio globale passata in un anno dal 31,4% al del 33,3%.

Dettaglio settore Vita
Per quanto riguarda nello specifico i diversi rami del Vita, il calo più vistoso si registra nel ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) che perde il 13,3% rispetto al terzo trimestre 2011; e nel ramo V (operazioni di capitalizzazione) con un decremento del 16,8%; mentre i premi del ramo VI (fondi pensione) sono aumentati del 34,2%.
La nuova produzione si attesta a 32,9 miliardi di euro, pari ad una riduzione del 7,9%; e anche qui, si osserva in particolare un pesante decremento nel ramo I (13,1%) e nel ramo V (16,8%); e di contro un sensibile miglioramento nel ramo III (+ 7,4%).


Dettaglio settore Danni
Il portafoglio premi dei rami Rc autoveicoli terrestri e Rc veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a poco più di 13 miliardi di euro, pressoché invariati rispetto al 30 settembre 2011 (-0,5%), con un'incidenza del 52% sul totale rami danni (contro il 51,1% dei primi nove mesi dello scorso anno) e del 17,3% sulla raccolta complessiva (contro il 16% del terzo trimestre del 2011).
La variazione percentuale calcolata su basi omogenee rispetto al 2011 evidenzierebbe, invece, un decremento della raccolta dello 0,3%.
I rami più produttivi e quindi con maggiore incidenza sul totale sono quelli relativi a: Infortuni con l'8% (7,9% nei primi nove mesi del 2011), Rc generale con il 7,3% (contro il 7,4%), Corpi di veicoli terrestri con il 7,6% (in significativa contrazione rispetto all'8,1% del corrispondente periodo del 2011), Altri danni ai beni con il 6,9% (contro il 6,8%), Malattia con il 5,7% (contro il 5,6%), Incendio ed elementi naturali con il 5,5% (invariato).

Analisi dei canali distributivi
Per quanto riguarda il Vita, la ripartizione per canale distributivo della raccolta premi evidenzia che gli sportelli bancari e postali intermediano poco più della metà (50,9%) del portafoglio complessivo, un significativo calo rispetto al 57,9% del corrispondente periodo del 2011. A seguire troviamo i promotori finanziari che raggiungono il 22,5% contro il 17,7% dei primi nove
mesi dello scorso anno; le agenzie con mandato che passano dal 13,9% al 14,3%; le agenzie in economia e gerenze (dal 9,2% al 10,6%); i broker (dal'1% all'1,3%) e le altre
forme di vendita diretta (pressoché invariate, dallo 0,3% allo 0,4%).
Nel settore Danni invece si conferma il lieve calo, pur in un contesto di netta preponderanza, delle agenzie con mandato, tale canale colloca infatti l'82% del portafoglio danni contro l'82,3% dell'analoga rilevazione 2011; e l'87,4% del portafoglio relativo al solo ramo Rc auto, contro il precedente 88,4%. Continua a crescere la quota intermediata dalle compagnie dirette, sia in riferimento alla globalità del portafoglio danni (5,6% rispetto al 5,2% del 2011), sia per quanto concerne la sola Rc auto (dal 7,1% all'8%).

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