Furti d’auto, gli italiani si scoprono “previdenti”
Più di un italiano su tre custodisce l’auto in un box privatoe aumenta anche la quota di chi sceglie la garanzia furto/incendio
24/10/2012
Ogni cinque minuti in Italia viene rubata una macchina. Sarà vero che rispetto al 2010 i furti sono calati dell'8,7%, ma parliamo pur sempre di 310 casi" al giorno. E gli italiani per questo corrono ai ripari, il 35% opta per l'installazione di un sistema di allarme e tra questi, il 37% sceglie di dotarsi anche dell'immobilizzatore, ovvero il meccanismo che, in caso di inserimento di una chiave sbagliata, blocca la centralina della macchina.
Questi dati provengono da una ricerca Direct Line che evidenzia anche un altro aspetto del problema: l'aumento dei furti cosiddetti tecnologici, ovvero effettuati senza forzare la serratura, ma manomettendo i sistemi di sicurezza delle auto. Nello specifico, l'escamotage più diffuso sarebbe il dispositivo in grado di disturbare il segnale della chiusura centralizzata delle portiere della macchina lasciando in realtà le vetture aperte e in balia dei malintenzionati.
A fronte di questo incremento è aumentata, negli ultimi due anni, la quota di connazionali che protegge la propria auto all'interno di un box privato (38% nel 2012 contro il 35% del 2011) o in un garage (30% contro il 28% dello scorso anno e il 24% del 2010); mentre cala la percentuale di coloro che, per scelta o necessità, continuano a parcheggiarla in strada (14%, il 2% in meno rispetto allo scorso anno).
Parimenti Direct Line ha registrato un aumento dell'1,4% delle richieste di garanzie Furto/incendio.
"Se la tecnologia ha reso le auto più sicure - ha commentato il direttore marketing della compagnia Barbara Panzeri - sfortunatamente non è unicamente al servizio di chi la utilizza per scopi leciti e ormai anche i ladri hanno imparato a trarne benefici". E se Direct Line offre alcuni consigli per difendersi dai furti - dall'evitare parcheggi esterni, poco affollati e illuminati al non lasciare oggetti, vestiti e documenti in vista - "l'unico modo per essere realmente tutelati - conclude Panzieri - è appunto quello di assicurare l'auto contro questa eventualità".
Questi dati provengono da una ricerca Direct Line che evidenzia anche un altro aspetto del problema: l'aumento dei furti cosiddetti tecnologici, ovvero effettuati senza forzare la serratura, ma manomettendo i sistemi di sicurezza delle auto. Nello specifico, l'escamotage più diffuso sarebbe il dispositivo in grado di disturbare il segnale della chiusura centralizzata delle portiere della macchina lasciando in realtà le vetture aperte e in balia dei malintenzionati.
A fronte di questo incremento è aumentata, negli ultimi due anni, la quota di connazionali che protegge la propria auto all'interno di un box privato (38% nel 2012 contro il 35% del 2011) o in un garage (30% contro il 28% dello scorso anno e il 24% del 2010); mentre cala la percentuale di coloro che, per scelta o necessità, continuano a parcheggiarla in strada (14%, il 2% in meno rispetto allo scorso anno).
Parimenti Direct Line ha registrato un aumento dell'1,4% delle richieste di garanzie Furto/incendio.
"Se la tecnologia ha reso le auto più sicure - ha commentato il direttore marketing della compagnia Barbara Panzeri - sfortunatamente non è unicamente al servizio di chi la utilizza per scopi leciti e ormai anche i ladri hanno imparato a trarne benefici". E se Direct Line offre alcuni consigli per difendersi dai furti - dall'evitare parcheggi esterni, poco affollati e illuminati al non lasciare oggetti, vestiti e documenti in vista - "l'unico modo per essere realmente tutelati - conclude Panzieri - è appunto quello di assicurare l'auto contro questa eventualità".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
direct line,
👥
