Asaps, troppo gravoso l’aumento delle sanzioni per gli automobilisti
L’Associazione chiede al Governo di bloccare l’incremento biennale delle multe previsto del 5,9% a partire da inizio 2013
22/10/2012
Gli stipendi sono bloccati, ma le multe continuano ad aumentare - come previsto dall'art.195 del Codice della strada - ogni due anni. Nella fattispecie, l'incremento che dovrebbe scattare dal primo gennaio 2013 sarebbe il decimo dall'entrata in vigore della norma nel 1993 e potrebbe essere pari al 5,9%.
In concreto, un divieto di sosta che nel 1993 prevedeva una sanzione di 50 mila lire (25,82 euro) nel 2012 è costato" 39 euro (+51%) e se l'aumento non sarà sospeso il prossimo anno salirà 41 euro (+59%). Ugualmente, il mancato uso delle cinture è passato dalle iniziali 50 mila lire agli attuali 76 euro che diventeranno 80 dal 2013. Addirittura sestuplicata in meno di dieci anni è la sanzione inerente l'uso del cellulare senza auricolare o viva voce, attualmente fissata a 152 euro, potrebbe arrivare a 161.
Visti questi dati, l'Asaps "in questa fase di grande difficoltà per il Paese, con riflessi gravosi per gli automobilisti, autotrasportatori e per la mobilità in genere chiede al presidente Mario Monti e al Governo di sospendere l'aggiornamento biennale delle sanzioni".
Il Codice stabilisce che entro il 1° di dicembre, il Ministro di Grazia e Giustizia, in accordo con gli altri ministeri, indichi i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti.
"I costi dei carburanti, delle assicurazioni, delle autostrade " - sottolinea Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - stanno rendendo difficile la mobilità per tanti cittadini con redditi medio bassi e stanno affossando il mercato dell'auto. Lo sbilanciato aumento automatico delle sanzioni, rispetto agli stipendi, anche in considerazione del miglioramento dei dati della sicurezza stradale, appare oggi difficilmente comprensibile".
In concreto, un divieto di sosta che nel 1993 prevedeva una sanzione di 50 mila lire (25,82 euro) nel 2012 è costato" 39 euro (+51%) e se l'aumento non sarà sospeso il prossimo anno salirà 41 euro (+59%). Ugualmente, il mancato uso delle cinture è passato dalle iniziali 50 mila lire agli attuali 76 euro che diventeranno 80 dal 2013. Addirittura sestuplicata in meno di dieci anni è la sanzione inerente l'uso del cellulare senza auricolare o viva voce, attualmente fissata a 152 euro, potrebbe arrivare a 161.
Visti questi dati, l'Asaps "in questa fase di grande difficoltà per il Paese, con riflessi gravosi per gli automobilisti, autotrasportatori e per la mobilità in genere chiede al presidente Mario Monti e al Governo di sospendere l'aggiornamento biennale delle sanzioni".
Il Codice stabilisce che entro il 1° di dicembre, il Ministro di Grazia e Giustizia, in accordo con gli altri ministeri, indichi i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti.
"I costi dei carburanti, delle assicurazioni, delle autostrade " - sottolinea Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - stanno rendendo difficile la mobilità per tanti cittadini con redditi medio bassi e stanno affossando il mercato dell'auto. Lo sbilanciato aumento automatico delle sanzioni, rispetto agli stipendi, anche in considerazione del miglioramento dei dati della sicurezza stradale, appare oggi difficilmente comprensibile".
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