I dubbi degli italiani su car sharing e auto elettriche
Sì ai sistemi di trasporto ecocompatibili purché facciano risparmiare
19/09/2012
Direct Line ha intervistato gli italiani sul tema della mobilità sostenibilr, nello specifico su due soluzioni green: le auto elettriche e il car sharing.
Dalla ricerca emerge che quasi la metà del campione sarebbe disposto ad acquistare un auto ad alimentazione elettrica solo se allo stesso prezzo di quella che già possiede, mentre il 22% potrebbe arrivare a spendere solo fino a mille euro in più. Il 20% invece si dimostra scettico rispetto alla conversione all'elettrico, a causa dei tempi lunghi con cui sarà introdotto su larga scala, e si dichiara non intenzionato a fare da apripista". Infine il 9% del campione intervistato ammette che rinuncerebbe addirittura alle vacanze pur di avere un'auto meno inquinante e più economica.
Scendendo nel dettaglio, il 45% sostiene che in caso di acquisto vorrebbe dotarsi anche dell'apparecchiatura per la ricarica, il 22% dividerebbe la spesa con un amico o un vicino di casa, mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi rivolgersi di volta in volta ai punti di ricarica disponibili. Una quota consistente, pari al 14%, dimostra invece di avere le idee piuttosto confuse in materia.
Sul fronte car-sharing, ovvero la possibilità di condividere lo stesso mezzo con più persone, l'indagine ha riscontrato il favore del 44% degli intervistati che però al contempo lamenta la carenza di questa opportunità nella propria zona. Il 21% degli italiani, attento all'ambiente e alle emissioni, ammette di trovarla una bella idea, di opinione diametralmente opposta risulta essere il 13% del campione, mentre il 23% è sì favorevole, ma solo a patto di non mettere a disposizione la propria auto.
Lo studio di Direct Line offre poi come sempre anche uno spaccato regionale sulle preferenze degli italiani da cui emerge che fiorentini, bolognesi e romani sono i più attenti all'ambiente e alle emissioni nocive, mentre cagliaritani e bresciani sono tra coloro che lamentano le maggiori carenze della propria zona in materia di car sharing. I veronesi si scoprono i più scettici, mentre milanesi, palermitani e torinesi plaudono all'iniziativa, ma sono i più gelosi della propria auto.
E se la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sono tematiche ormai all'ordine del giorno, la conoscenza degli italiani su questo fronte si dimostra alquanto scarsa: quasi 3 intervistati su 10 non conoscono nemmeno la classe euro della propria automobile. Dalla ricerca risulta infatti che se il 19% del campione non è certo della classe euro della propria macchina, quasi un italiano su 10 (9%) confessa di ignorarla del tutto. Tra le donne, il 23% afferma di non essere poi così certo di quanto inquini la propria auto e ben il 22% degli under25 ammette candidamente di non conoscere la classe euro.
Dalla ricerca emerge che quasi la metà del campione sarebbe disposto ad acquistare un auto ad alimentazione elettrica solo se allo stesso prezzo di quella che già possiede, mentre il 22% potrebbe arrivare a spendere solo fino a mille euro in più. Il 20% invece si dimostra scettico rispetto alla conversione all'elettrico, a causa dei tempi lunghi con cui sarà introdotto su larga scala, e si dichiara non intenzionato a fare da apripista". Infine il 9% del campione intervistato ammette che rinuncerebbe addirittura alle vacanze pur di avere un'auto meno inquinante e più economica.
Scendendo nel dettaglio, il 45% sostiene che in caso di acquisto vorrebbe dotarsi anche dell'apparecchiatura per la ricarica, il 22% dividerebbe la spesa con un amico o un vicino di casa, mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi rivolgersi di volta in volta ai punti di ricarica disponibili. Una quota consistente, pari al 14%, dimostra invece di avere le idee piuttosto confuse in materia.
Sul fronte car-sharing, ovvero la possibilità di condividere lo stesso mezzo con più persone, l'indagine ha riscontrato il favore del 44% degli intervistati che però al contempo lamenta la carenza di questa opportunità nella propria zona. Il 21% degli italiani, attento all'ambiente e alle emissioni, ammette di trovarla una bella idea, di opinione diametralmente opposta risulta essere il 13% del campione, mentre il 23% è sì favorevole, ma solo a patto di non mettere a disposizione la propria auto.
Lo studio di Direct Line offre poi come sempre anche uno spaccato regionale sulle preferenze degli italiani da cui emerge che fiorentini, bolognesi e romani sono i più attenti all'ambiente e alle emissioni nocive, mentre cagliaritani e bresciani sono tra coloro che lamentano le maggiori carenze della propria zona in materia di car sharing. I veronesi si scoprono i più scettici, mentre milanesi, palermitani e torinesi plaudono all'iniziativa, ma sono i più gelosi della propria auto.
E se la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sono tematiche ormai all'ordine del giorno, la conoscenza degli italiani su questo fronte si dimostra alquanto scarsa: quasi 3 intervistati su 10 non conoscono nemmeno la classe euro della propria automobile. Dalla ricerca risulta infatti che se il 19% del campione non è certo della classe euro della propria macchina, quasi un italiano su 10 (9%) confessa di ignorarla del tutto. Tra le donne, il 23% afferma di non essere poi così certo di quanto inquini la propria auto e ben il 22% degli under25 ammette candidamente di non conoscere la classe euro.
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