Il 5,5% delle famiglie italiane ha una polizza sanitaria
Le quote più alte di capifamiglia assicurati si trovano al nord e tra i lavoratori dipendenti
29/05/2012
In due anni, dal 2008 al 2010, le famiglie che hanno acquistato una polizza sanitaria sono passate dal 5% - equivalenti a 1,2 milioni di famiglie su 24,2 - al 5,5%, pari a 1,33 milioni su 24,1. Si tratta di un aumento contenuto, ma diffuso in tutto il paese secondo quanto emerge dall'indagine sui bilanci effettuata dalla Banca d'Italia che, come ogni anno, contiene una sezione dedicata al comportamento assicurativo delle famiglie.
Ad ogni capofamiglia incluso nel campione è stato chiesto di dichiarare se uno o più membri del nucleo familiare siano in possesso di una polizza sanitaria - intesa come polizza malattia e infortuni - e l'ammontare speso nell'anno per acquistarla.
Le famiglie più assicurate si confermano quelle delle nord, salite dal 6,7% del 2008 al 7,6% nel 2010, ma anche quelle del centro e del sud fanno registrare un aumento, entrambe, dello 0,4%, passando rispettivamente dal 6,8% al 7,2% e dallo 0,9% all'1,3%.
L'analisi rileva inoltre un incremento della propensione ad assicurarsi da parte di nuclei in cui il capofamiglia è un lavoratore dipendente, mentre si riscontra un leggero calo nella diffusione di prodotti di protezione sia nelle famiglie di lavoratori autonomi sia da parte di lavoratori in condizione non professionale.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti - posto un calo degli stessi di circa 257 mila unità - la quota di famiglie assicurate è aumentata dal 4,2% nel 2008 al 5,8% nel 2010, pari, in valore assoluto, a circa 148 mila unità. Per le famiglie in condizione non professionale e per i lavoratori autonomi la quota assicurata si è ridotta rispettivamente dello 0,2% per le prime e dello 0,3% per i secondi. In particolare, la flessione inerente i lavoratori autonomi riflette l'aumento di circa 93 mila unità della categoria non compensato da un proporzionale aumento del numero di assicurati, rimasto pressoché invariato a circa 487 mila unità.
Infine, ultimo dato riguarda la relazione tra la diffusione delle polizze sanitarie e il livello di reddito del capofamiglia. Nel 2010 la percentuale dei nuclei familiari all'interno del V quintile della distribuzione del reddito che ha fatto ricorso a coperture private era del 16,3% con una variazione dello 0,2% rispetto al 2008; la crescita è stata lievemente più marcata all'interno del I, II e III quintile mentre è continuata la riduzione della diffusione di polizze sanitarie all'interno del IV quintile, passata dal 4,4% del 2008 al 4,2% del 2010.
Ad ogni capofamiglia incluso nel campione è stato chiesto di dichiarare se uno o più membri del nucleo familiare siano in possesso di una polizza sanitaria - intesa come polizza malattia e infortuni - e l'ammontare speso nell'anno per acquistarla.
Le famiglie più assicurate si confermano quelle delle nord, salite dal 6,7% del 2008 al 7,6% nel 2010, ma anche quelle del centro e del sud fanno registrare un aumento, entrambe, dello 0,4%, passando rispettivamente dal 6,8% al 7,2% e dallo 0,9% all'1,3%.
L'analisi rileva inoltre un incremento della propensione ad assicurarsi da parte di nuclei in cui il capofamiglia è un lavoratore dipendente, mentre si riscontra un leggero calo nella diffusione di prodotti di protezione sia nelle famiglie di lavoratori autonomi sia da parte di lavoratori in condizione non professionale.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti - posto un calo degli stessi di circa 257 mila unità - la quota di famiglie assicurate è aumentata dal 4,2% nel 2008 al 5,8% nel 2010, pari, in valore assoluto, a circa 148 mila unità. Per le famiglie in condizione non professionale e per i lavoratori autonomi la quota assicurata si è ridotta rispettivamente dello 0,2% per le prime e dello 0,3% per i secondi. In particolare, la flessione inerente i lavoratori autonomi riflette l'aumento di circa 93 mila unità della categoria non compensato da un proporzionale aumento del numero di assicurati, rimasto pressoché invariato a circa 487 mila unità.
Infine, ultimo dato riguarda la relazione tra la diffusione delle polizze sanitarie e il livello di reddito del capofamiglia. Nel 2010 la percentuale dei nuclei familiari all'interno del V quintile della distribuzione del reddito che ha fatto ricorso a coperture private era del 16,3% con una variazione dello 0,2% rispetto al 2008; la crescita è stata lievemente più marcata all'interno del I, II e III quintile mentre è continuata la riduzione della diffusione di polizze sanitarie all'interno del IV quintile, passata dal 4,4% del 2008 al 4,2% del 2010.
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