Le proposte Ania per lo sviluppo di sanità e previdenza complementare
Incentivi fiscali e coinvolgimento delle forme sanitarie integrative nella gestione delle risorse
24/06/2015
Azioni più coerenti e incisive per rivitalizzare le adesioni alla previdenza complementare e quattro proposte per lo sviluppo della sanità integrativa. Queste le richieste avanzate dall'Ania, oggi, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
“Sarebbe opportuno – avverte Luigi Di Falco, responsabile servizio Vita e Welfare Ania - semplificare le norme fiscali sui fondi pensione e ripensare la tassazione sui rendimenti, passando da un sistema di tipo Ett (deducibilità dei versamenti, tassazione dei rendimenti finanziari in fase di accumulo e tassazione delle prestazioni al momento del pensionamento), ad un sistema Eet in cui i rendimenti finanziari, durante la fase di accumulo, sono esenti da tassazione”.
In tema di sanità integrativa, quattro le proposte dell'Associazione: l'introduzione di forme di compartecipazione progressive, ad esempio connesse all’Isee; l’innalzamento della soglia delle prestazioni vincolate (cure odontoiatriche, riabilitative e non autosufficienza) dall’attuale 20% al 50% e il maggiore coinvolgimento delle forme sanitarie integrative nella programmazione e gestione delle risorse; infine, fornire al cittadino informazioni trasparenti sulla qualità dei servizi per consentire scelte di cura più consapevoli.
“Sarebbe opportuno – avverte Luigi Di Falco, responsabile servizio Vita e Welfare Ania - semplificare le norme fiscali sui fondi pensione e ripensare la tassazione sui rendimenti, passando da un sistema di tipo Ett (deducibilità dei versamenti, tassazione dei rendimenti finanziari in fase di accumulo e tassazione delle prestazioni al momento del pensionamento), ad un sistema Eet in cui i rendimenti finanziari, durante la fase di accumulo, sono esenti da tassazione”.
In tema di sanità integrativa, quattro le proposte dell'Associazione: l'introduzione di forme di compartecipazione progressive, ad esempio connesse all’Isee; l’innalzamento della soglia delle prestazioni vincolate (cure odontoiatriche, riabilitative e non autosufficienza) dall’attuale 20% al 50% e il maggiore coinvolgimento delle forme sanitarie integrative nella programmazione e gestione delle risorse; infine, fornire al cittadino informazioni trasparenti sulla qualità dei servizi per consentire scelte di cura più consapevoli.
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