Aumenta l'impegno delle aziende sulla salute dei dipendenti
La mancanza di una strategia, però, frena l'adesione
26/04/2016
Solo il 50% dei lavoratori ha aderito ai programmi aziendali legati alla salute e al benessere. È quanto emerge dall'indagine Staying@Work, condotta da Willis Towers Watson, secondo cui il 47% dei datori di lavoro italiani ritiene che la mancanza di budget e di staff e gli insufficienti incentivi finanziari (38%) stiano ostacolando il proprio approccio nei confronti del benessere della forza lavoro. Questo, nonostante il 79% consideri importanti i miglioramenti, in tema di salute, per la produttività delle proprie aziende.
Secondo lo studio, infatti, anche se l'89% dei datori di lavoro italiani prevede che il proprio impegno nei programmi legati alla salute e alla produttività aumenterà nei prossimi tre anni e il 75% di essi si focalizzerà sulla costruzione di una cultura del benessere, oltre la metà (il 63%) non ha ancora adottato una strategia sulla salute e sulla produttività e il 67% non utilizza strategie di misurazione a supporto di una valutazione pluriennale.
Secondo lo studio, infatti, anche se l'89% dei datori di lavoro italiani prevede che il proprio impegno nei programmi legati alla salute e alla produttività aumenterà nei prossimi tre anni e il 75% di essi si focalizzerà sulla costruzione di una cultura del benessere, oltre la metà (il 63%) non ha ancora adottato una strategia sulla salute e sulla produttività e il 67% non utilizza strategie di misurazione a supporto di una valutazione pluriennale.
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