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Scor, prime stime sulle catastrofi

Fra Harvey, Irma, Maria e terremoto in Messico, il costo netto si attesterebbe a 430 milioni di dollari

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Prima Harvey, Irma e Maria. Poi il devastante terremoto in Messico. Ora l’uragano Nate, fortunatamente declassato a tempesta tropicale e, si spera, meno devastante dei predecessori. Quasi non si contano le catastrofi naturali che hanno funestato (e stanno funestando) questo finire di 2017. E le compagnie si trovano ora a far le prime stime dei danni.
L’ultima in ordine di tempo è il gruppo francese Scor, che ha stimato oggi un costo netto di 430 milioni di dollari per il terzo trimestre dell’anno: alla base del risultato, fanno sapere dalla compagnia, ci sarebbe proprio il costo economico delle recenti catastrofi naturali. Un dato che, tuttavia, prevede un “margine di incertezza significativa per via della natura, dell’ampiezza e del poco tempo trascorso”. Il coefficiente di solvibilità della società resterebbe comunque “solido e iscritto nella forchetta alta della zona ottimale”. Nessuno scossone anche sul fronte della politica dei dividendi, con la compagnia che ha confermato il programma di riacquisto di azioni proprie: le previsioni e gli obiettivi del piano strategico restano pertanto inalterati.
A detta di Scor, le catastrofi naturali avranno un impatto complessivo di 95 miliardi di dollari nei bilanci del panorama assicurativo privato.

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