Le fonti di finanziamento nei Paesi emergenti

Il mercato dei prestiti obbligazionari sta per trasformarsi in una “ruota di scorta” in molte regioni di Asia, Europa Centrale e America Latina, secondo le ultime rilevazioni di Coface. Dai primi anni del nuovo millennio, l’indebitamento dei Paesi emergenti è cresciuto continuamente, con un’accelerazione significativa in seguito alla crisi globale del 2008. Esaminando la situazione più nel dettaglio, la regione maggiormente colpita è l’Asia, con un tasso di indebitamento delle imprese che ha raggiunto nel 2016 il 133% del Pil, un risultato gran parte legato alla Cina. Ad oggi per le attività di questi Paesi la fonte di finanziamento primaria è il credito bancario, in particolare quello accordato dalle banche locali. Sta nel frattempo crescendo ad un ritmo più elevato che in qualsiasi altra zona del mondo il mercato dei prestiti obbligazionari, che dal 14% del 2008 sono passati l’anno scorso a rappresentare il 20% dell’indebitamento totale delle imprese. Nei periodi di contrazione del credito bancario, come è avvenuto nei bienni 2008 – 2009 e 2015 – 2016, i finanziamenti obbligazionari potrebbero oltretutto offrire alle imprese una boccata d’ossigeno. Una diversificazione dell’offerta di finanziamenti di cui beneficeranno globalmente aziende e privati, perché permette un abbassamento dei costi, aumenta la capacità dei prestiti e favorisce gli investimenti.