Emilia Romagna, solo il 17% delle imprese danneggiate ha ottenuto risarcimenti
Secondo un’indagine di Confindustria, le aziende colpite dall’alluvione di maggio sono circa 130, con danni per circa 200 milioni di euro
A cinque mesi dall’alluvione Confindustria Romagna ha fatto il punto della situazione, presentando a Cesena, durante una conferenza stampa, i dati di una ricognizione effettuata nella prima decade di ottobre dal centro studi dell’associazione in una cinquantina di attività rappresentative della manifattura e dei servizi, indicativamente il 40% di quelle colpite dagli eventi alluvionali del maggio scorso. Dallo studio emerge che le aziende danneggiate dall’alluvione sarebbero 130 su un totale di circa un migliaio, con danni che si approssimano intorno ai 200 milioni di euro.
La quasi totalità delle aziende ha ripreso la propria attività: per l’11% delle imprese coinvolte nell’indagine, la ripartenza si attesta a un 70% della propria capacità produttiva, mentre per il 5% di loro è al 20%; solo il 3% non ancora potuto riprendere la produzione. Fra le aziende che non sono ancora ritornate a pieno regime il 14% ipotizza di poterlo fare entro un mese, il 14% in due mesi, il 29% in tre mesi e il 14% in sei mesi. Il 58% è riuscito a mantenere intatta la catena di fornitura mentre il 42% è dovuto ricorrere a nuovi fornitori.
Per quanto riguarda i clienti, l'83% delle aziende ha dichiarato di non averne ricercati di nuovi. Sul versante ristori l'83% delle imprese intervistate non ha ancora ricevuto nessun tipo di rimborso, solo il 17% ha ottenuto dei risarcimenti facendo ricorso ad assicurazioni e tramite gli enti camerali. Comunque l'80% conferma che intende mantenere i programmi di investimenti previsti.
Sul versante occupazione il 92% dei rispondenti ha mantenuto gli stessi livelli occupazionali e solo l'11% prevede nei prossimi mesi di accedere alla cassa integrazione.
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