Dalle polizze ai servizi
Le trasformazioni del settore, e le opportunità per le compagnie, al centro di un convegno promosso questa mattina da Insurance Skills Jam
28/11/2017
Meno assicurazioni, più servizi. E una maggior attenzione verso le esigenze di famiglie e pmi. Solo così le compagnie potranno davvero cogliere le opportunità di un settore, quello del welfare, che sta cambiando sempre più rapidamente. La strada sembra ormai segnata. E sull'esigenza di un cambio di passo hanno concordato tutti i relatori del convegno Nuovo welfare e opportunità assicurative, promosso questa mattina da Insurance Skills Jam – Il Convivio Assicurativo nell’aula magna dell’Università degli Studi di Milano.
Il settore, come già accennato, sta cambiando. Come osservato da Andrea Rapaccini, presidente di Mbs Consulting, il modello sviluppato nel secondo dopoguerra non appare più adeguato all’attuale struttura sociale: il risultato è una spesa sempre più estesa e sempre più inefficiente, con le famiglie ormai costrette a provvedere autonomamente alle esborsi necessari a soddisfare le proprie esigenze.
Il sistema pubblico non risulta più in grado di provvedere ai bisogni della popolazione. Nonostante qualche esempio virtuoso, come quelli descritti da Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, le lacune del pilastro pubblico diventano sempre più ampie. E sta ora al sistema privato, in questo contesto, andare a colmarle cercando di soddisfare le nuove esigenze dei cittadini.
Il cambiamento porta sempre con sé qualche opportunità. Occasioni che, per essere colte, necessitano di un sostanziale cambiamento del modello di business. Il lessico classico delle assicurazioni, fatto di polizze e rimborsi prestazione medica, mal si adatta alle nuove esigenze di famiglie e pmi. Le strade possibili, come emerso dalla tavola rotonda conclusiva che ha dato voce ai rappresentanti della compagnie, sono tante. E tutte convergono su un punto: dalle polizze bisogna passare ai servizi.
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