Assicurazioni, una crescita fra luci e ombre
Nonostante un incremento nominale del 3,7% rispetto all’anno precedente, nel 2017 l’aumento della raccolta premi è risultato inferiore alla crescita dell’attività economica
02/05/2018
Un 2017 da record, seppur in chiaroscuro. Secondo Allianz Research, lo scorso anno il volume globale dei premi assicurativi, escludendo il segmento salute, ha raggiunto il massimo storico di 3,66 trilioni di euro. Il mercato ha registrato un incremento nominale del 3,7% rispetto al 2016, con una crescita della raccolta premi del 2,9% su base annua. Eppure le zone d’ombra non mancano. Per il secondo anno consecutivo la performance si è rivelata inferiore alla crescita dell’attività economica (+5,9%). E la penetrazione assicurativa è sprofondata al 5,5%, il livello più basso degli ultimi trent’anni.
A segnare il rialzo è soprattutto il ramo danni, con una crescita del 5% che, oltre a quasi raddoppiare la performance del vita, si impone come l’incremento più elevato dal 2012. Più fiacco, come accennato, il risultato del comparto vita: il settore ha chiuso il 2017 con una crescita del 2,8%, appesantito soprattutto dall’andamento lento dei mercati più sviluppati. Nell’Europa occidentale, per esempio, il rialzo è stato pari a zero, non riuscendo a così bilanciare il -2,2% fatto registrare nel 2016. Complessivamente, nei paesi industrializzati hanno segnato una contrazione dello 0,5%.
Se le economie avanzate mostrano il fiato corto, a correre sono soprattutto i mercati emergenti: il danni cresce dell’11,6%, mentre il vita segna un balzo del 17,2%. Spicca soprattutto la performance della Cina: se i mercanti emergenti hanno rappresentato quasi l’80% della crescita globale, il paese del Dragone si intesta i due terzi del risultato. Numeri che spingono i ricercatori di Allianz a profetizzare un clamoroso sorpasso nella graduatoria dei principali mercati: alla fine del decennio 2020, la Cina scalzerà infatti gli Stati Uniti al primo posto del podio.
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