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La riassicurazione verso una nuova normalità

Fluttuazione nei prezzi e nuovi concorrenti richiedono, secondo Willis Re, una ridefinizione dei modelli di business

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Surplus di capacità per insurance-linked securities e mercati tradizionali, stabilizzazione delle perdite dovute alle catastrofi che si sono verificate nel 2017, un inizio di 2018 benevolo sul fronte delle perdite. Sono questi, secondo Willis Re, i fattori alla base della nuova normalità che sta investendo il settore della riassicurazione.
L’ipotesi, inserita all’interno di un rapporto intitolato (non a caso) New normal emerges, trova riscontro in tendenze che si sono registrate in queste prime battute del 2018. L’aumento dei prezzi per polizze che non hanno registrato sinistri, per esempio, ha comportato un calo dei rinnovi nelle coperture catastrofali. In altri settori si è invece evidenziato un calo delle tariffe dovuto, almeno in parte, all’aumento della concorrenza di operatori non tradizionali. Il tutto in un momento di costante deterioramento del loss ratio, conseguenza naturale del combinato disposto di calo dei prezzi e aumento delle perdite.
Secondo Willis Re, in questo contesto, l’unica soluzione possibile è quella di ridefinire gli attuali modelli di business. È necessario ridurre i costi e, non secondariamente, applicare maggior rigore nell’esaminare la profittabilità di ogni linea di business. “È chiaro ormai che linee marginali, che possono magari migliorare la diversificazione e sostenere le cosiddette top line, non sono più sostenibili se non garantiscono un ritorno adeguato”, si legge nelle pagine del rapporto. 
L’approccio, seppur indubbiamente doloroso, potrà portare benefici nel lungo periodo, soprattutto se sarà in grado di “promuovere una migliore disciplina finanziaria che possa garantire al cliente un accesso sicuro a un sostegno stabile e di lungo termine”.

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