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I rischi di andar per mare

Allianz Global Corporate & Specialty ha pubblicato in Safety & Shipping Review 2018 un report sulle perdite nel trasporto marittimo: calano i sinistri ma si affacciano nuove minacce

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Secondo le analisi contenute in Safety & Shipping Review 2018, nell'ultimo decennio le perdite nel trasporto marittimo sono diminuite di oltre un terzo, con una tendenza al ribasso che è proseguita anche lo scorso anno. Il dato è interessante soprattutto in considerazione del fatto che il trasporto marittimo è in crescita e ben il 90% del commercio globale naviga per mare, una tendenza che ha dato origine al fenomeno del gigantismo navale, con navi portacontainer che negli ultimi 50 anni hanno aumentato la capacità del 1500%.

I dati presentati da Agcs, la compagnia del Gruppo Allianz specializzata nei grandi rischi, mostrano che nonostante l’aumento del traffico i sinistri di tipo tradizionale sono in costante calo, pur evidenziandosi aree di maggiore rischio: la regione marittima della Cina meridionale, Indocina, Indonesia e Filippine, seguita dal Mediterraneo orientale con il Mar Nero, poi dalle isole britanniche. Sale anche il numero di incidenti di navigazione segnalati nelle acque del circolo polare artico, più trafficato con lo scioglimento dei ghiacci. 

Nella nota si evidenzia come le richieste di risarcimento siano state nell’ultimo anno relativamente basse, frutto del miglioramento della progettazione delle navi e degli effetti della politica di gestione dei rischi e della regolamentazione della sicurezza. 
Diversa il giudizio in prospettiva, con un atteso aumento dell'uso delle nuove tecnologie a bordo delle navi e di conseguenza del numero di richieste di indennizzo per ragioni tecniche, quali i rischi informatici o i difetti tecnologici". Il documento evidenzia come nuove esposizioni al rischio per il settore il gigantismo delle navi portacontainer, che pone problemi di contenimento degli incendi e di salvataggio, il cambiamento climatico soprattutto per le rotte dell'Artico e dell'Atlantico settentrionale e i rischi ambientali, oltre al nuovo fronte rappresentato dalla necessità per i trasportatori di trovare un equilibrio tra vantaggi e rischi di una maggiore automazione a bordo. 

Nelle varie tipologie di rischio risulta centrale il ruolo giocato dal fattore umano. Secondo quanto emerge dal documento di Agcs, l'inadeguatezza del supporto a terra e le pressioni commerciali hanno un ruolo importante per la sicurezza marittima e per l'esposizione ai rischi: una soluzione potrebbe venire da un utilizzo mirato dei sistemi di analisi predittiva, che raccolga la grande mole di dati generata dall’intero settore marittimo.

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