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Allianz, un palco alla Scala

Il gruppo Allianz, che si posiziona tra i primi posti nella classifica dei maggiori gruppi assicurativi del mondo, non finisce mai di sorprenderci. Società di servizi finanziari e assicurativi, lungimirante e capace di anticipare i tempi e prevedere strategie e soluzioni è tra i gioielli europei della finanza assicurativa.
Forse pochi ricordano che fu fondata a Berlino nel lontano 1890 e ha trasferito poi la sua sede nel 1949 a Monaco di Baviera. Si espande prima in Europa e poi, sempre con grande ponderatezza e capacità rare, nei Paesi dell'Est, poco amanti dello straniero, partendo dall’Ungheria. È presente in Italia da diversi anni e opera come Allianz dal 2007. Lo shopping assicurativo nel nostro paese parte nel 2006, incorporando Ras, compagnia ultra centenaria tutta italiana, unitamente a Riunione Adriatica di Sicurtà, conglobando altre preesistenti imprese, solide compagnie satellite del gruppo Ras.
Nel terzo millennio i successi di Allianz si susseguono e non è semplice enumerarli tutti. Conduce anche un rapporto particolarmente rilevante con Volkswagen, con la quale vanta una collaborazione di oltre sessant’anni, dando vita, nel 2012, a una società congiunta (Volkswagen autoversicherung), di cui il 51% appartiene a Volkswagen e il 49% ad Allianz: reciproco obiettivo è fornire assicurazioni ai clienti del gruppo automobilistico tedesco.
Oggi è presente in oltre 70 Paesi e dà lavoro a circa 180 mila dipendenti. A capo di questo gruppo internazionale è posta la holding Allianz Se.

Tornando ai tempi attuali, non possiamo dimenticare di sottolineare l’impegno della holding tedesca nel sostenere e promuovere iniziative che spaziano dalla cultura allo sport, con un occhio particolare ai giovani. Si potrebbe anche ricordare che è sponsor della Formula 1 e di molti stadi di calcio in Europa, tra cui quello di Torino, dove gioca la Juventus.
L’Italia è depositaria di una delle tradizioni musicali più ricche e apprezzate del mondo. È un patrimonio sostenuto dalle istituzioni ma anche da investitori privati che contribuiscono a mantenerlo e svilupparlo. Ed ecco di nuovo la presenza di Allianz, che ha scelto di affiancare la Filarmonica della Scala, con una partnership che è durata dal 2001 al 2016. Ha inoltre fornito una copertura assicurativa a tutti gli strumenti musicali, che hanno un valore inestimabile, in uso ai professori aggiunti all’orchestra. Certamente va sottolineata la scelta della holding, che ci fa comprendere la passione per l’eccellenza, che da sempre la contraddistingue.
Allianz quindi non smentisce le sue attitudini: è di questi giorni la notizia che la compagnia diventa Fondatore permanente della Fondazione Teatro alla Scala. L’accordo si è perfezionato il 12 febbraio, durante l’assemblea dei soci della compagnia assicurativa, alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Il costo dell’operazione, realmente benemerita, è di  sei milioni di euro, da versare in cinque anni. La società, che sta perfezionando il contratto sul piano economico, è quella che sta provvedendo al trasferimento definitivo della sede Allianz, nel grattacielo più alto della città: la torre Isozaki a City Life.

La Scala è il secondo teatro al mondo come supporto privato, dopo la Metropolitan Opera House di New York.
Il sovrintendente, Alexander Pereira, ha ringraziato Allianz e tutte le imprese che dimostrano tanto interesse per la Scala. Ha precisa inoltre che dalle istituzioni pubbliche arriva un gettito, per affrontare il bilancio che è di 125 milioni di euro all’anno, di circa il 35% del totale. Il resto viene dai soci privati.
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ha nascosto la sua soddisfazione. La Scala è un’istituzione per tutta la società civile mondiale. Sala ha precisato che Allianz sta investendo molto sulla città da lui amministrata e non nasconde il suo compiacimento.

La notizia che Allianz diventa Fondatore permanente della Scala, è stata data in conferenza stampa, che ha visto la presenza dei vertici del gruppo: l’amministratore delegato, Giacomo Campora, e il direttore generale, Maurizio Devescovi.
L’ad Campora ha sottolineato la soddisfazione dell’impegno di Allianz che ha sostenuto, in questi ultimi anni, importanti e ingenti investimenti a favore di Milano e dell’intero Paese.
Ovviamente possiamo comprendere il compiacimento di poter comunicare una notizia di tale valenza, tanto importante quanto apprezzata da tutti coloro che amano la musica. Notizia che, tra l’altro, ha fatto il giro del mondo velocemente.
È chiaro a tutti che il gruppo Allianz possiede un management che mostra una sensibilità acuta e rara verso il patrimonio culturale italiano, che tutto il mondo ci invidia, anche se, spesso, purtroppo, non siamo in grado di metterlo nella giusta luce e non sappiamo trarne i giusti benefici.
Concludo affermando che il gruppo Allianz, oltre a dimostrare sensibilità e grande attenzione verso il proprio ruolo sociale, crea lavoro, sviluppo, dà una tutela seria, a dimostrazione che anche in una società così malata si può operare nell’eccellenza, usando sempre la massima correttezza.
Gli italiani, in questo caso, sanno apprezzare.

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