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Italiani schiavi dello smartphone anche al volante

Più della metà degli automobilisti ammette di distrarsi alla guida per usare lo smartphone: è quanto emerge da una ricerca realizzata da Cambridge Mobile Telematics

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Non solo multe più salate. Oltre all’inasprimento delle sanzioni pecuniarie, per chi utilizza il telefono cellulare mentre è alla guida dovrebbe essere introdotta la sospensione della patente (anche se per soli sette giorni) fin dalla prima violazione, che oggi scatta solo per i recidivi). Sono alcune delle ultime novità che si aggiungono al pacchetto di modifiche al Codice della strada. Per la cronaca, il pacchetto arriverà la prossima settimana in aula alla Camera e in autunno al Senato. Questo giro di vite, si spera, dovrebbe scoraggiare quanti ancora seguitano ad avere questa abitudine molto poco responsabile al volante. Secondo una recente ricerca, gli italiani che dichiarano di distrarsi alla guida a causa di telefonate, messaggi o chat sono il 56% del totale.
Lo studio, dal titolo Connected Insurance Italy Market Survey 2019, è stato realizzato da Cambridge Mobile Telematics (Cmt), tra i principali player globali nel campo della telematica basata su mobile. L’analisi, che ha preso in esame il comportamento di guida degli automobilisti italiani e l’atteggiamento nei confronti della telematica basata su mobile, ha posto sotto la lente d’ingrandimento i fattori di distrazione al volante e le maggiori preoccupazioni degli italiani in termini di sicurezza stradale. La distrazione rappresenta una delle cause principali di incidenti stradali in Italia (fonte: Istat) e gli automobilisti lo sanno bene: il 40,6% degli intervistati, infatti, mette l’utilizzo di device elettronici (sms, social media, controllo delle mappe su smartphone) al primo posto tra le maggiori fonti di preoccupazioni circa il comportamento degli altri conducenti al volante. A seguire la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti (35,1%), mentre il 23,2% è preoccupato da stili di guida pericolosa, come l’eccesso di velocità, la frenata brusca, o il cambio repentino di corsia.

Abitudini pericolose
A confermare queste preoccupazioni, la frequenza con la quale è possibile incontrare automobilisti alle prese con il proprio smartphone: il 57% afferma infatti di imbattersi quotidianamente in conducenti al telefono durante la guida. Solo il 3% dichiara di vedere raramente utilizzare cellulari al volante.
Le stesse persone che si lamentano degli altri guidatori pericolosi riconoscono di essere a loro volta distratte. Il cellulare torna a essere il principale colpevole e, come già detto, più della metà degli intervistati ammette di distrarsi a causa di telefonate o messaggi, tra cui sms o chat, a seguire altre disattenzioni causate da smartphone, come l'impostazione delle mappe di navigazione (11%), oppure, fattore ancora più preoccupante, la visualizzazione di video durante la guida (9%). La ricerca mostra quindi come il 75.6% delle distrazioni al volante siano causate dall’utilizzo di smartphone.
Per quanto riguarda i comportamenti al volante, i dati raccolti da Cmt negli Stati Uniti hanno dimostrato che il 35% di tutti i percorsi include una disattenzione telefonica. A 80 km/h, questa distrazione è ancora presente nel 31% dei viaggi, con una durata media di 23 secondi. Di conseguenza, il 52% degli incidenti coinvolge una guida distratta. Nonostante il 96% degli intervistati ammetta di essere a conoscenza delle norme della strada che vietano l’uso di smartphone alla guida, ciò non ne influenza l’uso al volante.

Il rapporto con la telematica assicurativa
Come noto, il mercato della telematica in Italia conta il numero più alto di polizze. Tuttavia, secondo lo studio di Cmt il 40% degli intervistati afferma di non aver mai sentito parlare di telematica o di programmi di assicurazione auto i cui i premi sono basati sullo stile di guida del conducente. Il 63,5% però sottoscriverebbe una polizza simile, segno dell’apertura nei confronti del settore, mentre, il 50,8% scaricherebbe un'applicazione in grado di tenere traccia della propria guida per due settimane al fine di ottenere un preventivo personalizzato.
Mentre buona parte degli intervistati prenderebbe in considerazione un’assicurazione connessa per ottenere uno sconto sul premio assicurativo (32,6%), secondo il 65,8% degli automobilisti italiani i servizi di sicurezza aggiuntivi rappresentano la motivazione principale per sottoscrivere un nuovo programma assicurativo. Il 92% degli intervistati ritiene inoltre molto importante monitorare la sicurezza della propria famiglia attraverso l’uso di applicazioni mobili.
“L’indagine – ha spiegato Ryan McMahon, vice president of insurance di Cambridge Mobile Telematics – mostra chiaramente come l’utilizzo di smartphone rappresenti la distrazione maggiore per gli automobilisti italiani. La mission di Cambridge Mobile Telematics – ha sottolineato – è aiutare gli automobilisti a comprendere i rischi che si assumono al volante e di conseguenza contribuire a rendere le strade del mondo più sicure. Grazie alla piattaforma DriveWell di Cmt è stato possibile ridurre la guida distratta del 35% e l’eccesso di velocità del 20%, diminuendo il tasso di incidenti in tutto il mondo”.

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