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Antitrust, bene Destinazione Italia

Pitruzzella, disposizioni appaiono coerenti con i nostri suggerimenti

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L'Antitrust è d'accordo con governo e commissioni parlamentari riguardo i provvedimenti di questi giorni in materia di Rc auto. L'ha annunciato ieri in audizione alla Camera dei deputati, il presidente dell'Agcm, Giovanni Pitruzzella, plaudendo alla risoluzione Gutgeld, che esamina possibili miglioramenti al sistema del risarcimento del danno e alla bozza di decreto legge, presentato recentemente, che contiene disposizioni che mirano all'abbassamento delle tariffe Rc auto.
Il dl, ricorda Pitruzzella, prevede un innalzamento degli sconti legati alla scatola nera, considerato uno strumento utile per contrastare le frodi. Il numero di contratti che prevede questo dispositivo non supera il 3% del totale, circa 2 milioni secondo l'Ania. L'Antitrust sostiene che gli oneri contrattuali a carico dei clienti per l'installazione della scatola risultano superiori agli sconti delle compagnie. Ancora scarsi, sempre secondo l'Agcm, gli incentivi per il risarcimento in forma specifica, i cui sconti non hanno superato il 5% del premio, per una penetrazione totale che non supera il 6%. Le disposizioni in materia di assicurazione Rc auto contenute nella bozza di dl Destinazione Italia - ha commentato ieri Pitruzzella - appaiono coerenti con i suggerimenti dell'Autorità". 

Pitruzzella auspica quindi siano approvati sia contenuti del decreto in materia di scatola nera, sia le norme che introducono la facoltà per le compagnie di assicurazione di ricorrere al risarcimento del danno in forma specifica o che impongono alle imprese di assicurazioni di proporre agli assicurati la possibilità di ricorrere a prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti individuati e remunerati dalle compagnie.
L'Antitrust è anche tornata sul problema della concorrenza nel settore, ricordando che a un cliente che cambia compagnia assicurativa dovrebbe essere assegnata la medesima classe di rischio che aveva presso la precedente compagnia. ''Il problema - ha spiegato Pitruzzella - è che le classi sono state divise dalle compagnie in sub-classi. Potremmo parlare di una sorta di abuso di diritto, di elusione di regole, si potrebbe intervenire legislativamente''. L'Agcm propone quindi un'alternativa "più radicale", cioè il superamento delle attuali classi di merito, per per evitare ''moral hazard'' e agevolare la mobilità. Sono proposti profili definiti semplificati in base alla sinistrosità dell'assicurato su uno specifico arco temporale, all'età e alle altre più rilevanti caratteristiche. 

D'altra parte, ha sostenuto Pitruzzella, "nel confronto con gli altri Paesi europei, l'Italia è ancora perdente e lontana dalle realtà economiche assicurative più virtuose. I premi in Italia sono in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali Paesi europei. In particolare considerando l'arco temporale 2000-2010, la crescita media per i prezzi dell'assicurazione dei mezzi di trasporto in Italia, pari al 4,6% annuo, è più che doppia rispetto a quella registrata nella Zona Euro''. Desta perplessità, comunque, un sistema di regolazione delle tariffe che rischierebbe ''di imbrigliare il settore. Ci lamentiamo che non arrivano nuovi operatori - ha detto - una regolazione potrebbe essere scoraggiante l'ingresso nel mercato di nuove compagnie''. 

Per quanto riguarda l'intermediazione, infine, Antitrust preferirebbe "un approccio elastico e non troppo rigido", sulla questione del plurimandato, che quindi non va imposto per legge. Tuttazia, ha continuato Pitruzzella, "sarebbe invece preoccupante se le compagnie dovessero impedire all'agente di prendere il plurimandato".

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