Regolamenti 40 e 41, le proposte del Gaav
Tra i commenti inviati all’autorità, gli agenti propongono di accorpare o eliminare molte comunicazioni e documentazioni definite ridondanti e che confondono il cliente senza effettiva maggior tutela
Il Gruppo agenti Allianz Viva (Gaav) ha inviato all’Ivass il proprio intervento in occasione della pubblica consultazione sulla revisione della documentazione precontrattuale. Lo schema di provvedimento posto in consultazione da Ivass concerne modifiche e integrazioni ai Regolamenti 40 e 41 del 2 agosto 2018, in materia di distribuzione assicurativa e riassicurativa e in materia di informativa, pubblicità e realizzazione di prodotti assicurativi.
“In un momento di mercato così turbolento e complicato come l’attuale – si legge in una nota del gruppo –, crediamo che l’interesse primario di tutti gli attori sia quello della semplificazione della documentazione per i clienti che devono tornare a essere al centro del processo”. Tra le proposte inviate all’autorità, curate dagli agenti Claudio Bianchi e Mario Cipriano, c’è quella di accorpare o eliminare molte comunicazioni e documentazioni definite “ridondanti” e che “confondono il cliente senza apporto di alcuna effettiva maggior tutela o informazione”.
“Ci auguriamo, quindi – conclude il Gaav –, che l’istituto di via del Quirinale accolga le nostre proposte come primo passo verso la completa semplificazione della normativa assicurativa a tutela degli intermediari e soprattutto dei clienti”.
Tenere conto dei principi di semplicità, chiarezza e tutela del cliente
Nel dettaglio dei commenti, gli agenti del Gaav ricordano che la norma del Regolamento 40 prevede che i distributori riesaminano “il contenuto delle informazioni previste dal comma 1, ogniqualvolta intervengano cambiamenti che incidono o potrebbero incidere significativamente sulle informazioni che vi figurano e, comunque, con cadenza di almeno dodici mesi”.
Il gruppo agenti propone una revisione con cadenza di dodici mesi tramite apposita dichiarazione dell’intermediario da indirizzare a tutte le imprese preponenti alla fine di ogni esercizio (cioè entro il 15 gennaio dell’esercizio successivo), in cui il distributore dichiara relativamente al Mup di avere effettuato la revisione; che non sono intervenute variazioni o che sono intervenute variazioni e si è provveduto a formalizzarle. Relativamente alla polizza di Rc professionale, invece, di aver provveduto al rinnovo e relativamente al pagamento del contributo annuale di vigilanza di aver ottemperato al pagamento.
Queste azioni hanno “l’obiettivo di semplificare e razionalizzare gli oneri organizzativi e gli adempimenti in capo al distributore” e tengono conto dei “principi di semplicità, chiarezza, tutela del cliente soprattutto in relazioni alle operazioni compiute con l’intermediario”, dicono dal Gaav.
Rca, eliminare l’obbligo di disclosure
Riguardo gli Allegati 3 e 4 del Regolamento 40, la proposta del gruppo agenti è di specificare, nella sezione in commento, l’obbligo, “incombente sugli intermediari, di cui alla Parte IV-Titolo I-in materia di formazione e aggiornamento, specificando che tutti gli intermediari di cui all’art. 86 co. 1 Reg. Ivass n. 40/2018, oltre che i soggetti iscritti nelle sezioni A e B del Rui sono tenuti a sostenere un aggiornamento professionale a cadenza annuale pari almeno a complessive 30 ore e, con riguardo alla rete distributiva diretta, in occasione dell’immissione in commercio di nuovi prodotti da distribuire”. Questa modifica ha l’obiettivo di sviluppare e migliorare le informazioni concernenti gli strumenti a tutela del contraente.
Infine, per quanto riguarda le commissioni, sempre ai fini del contenimento delle informazioni da fornire al contraente “che potrebbero essere ridondanti”, il Gaav suggerisce di eliminare l’obbligo del distributore di indicare nel caso di polizze Rc auto la misura delle provvigioni percepite dalle imprese per conto di cui opera.
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