Slitta di un anno l'obbligo di Rc professionale per i medici
Le maggiori compagnie non avrebbero ancora stipulato convenzioni con gli Ordini
19/07/2012
L'obbligo di assicurarsi per responsabilità civile slitta di un anno per i medici regolarmente iscritti all'Albo. La polizza rc professionale sarà obbligatoria per tutti i professionisti dal 13 agosto, quindi tra pochi giorni, ma per i medici il legislatore ha deciso una proroga. Questo è il risultato di un emendamento presentato e approvato alla Camera dei Deputati in cui si prevede che l'obbligo è posposto di un anno rispetto alla data la modifica il decreto legge 138 del 13 agosto 2011, convertito dalla legge 148 del 2011, che impone a tutti i professionisti italiani di contrarre una polizza che li assicuri per le eventuali richieste di risarcimento".
Per l'associazione Amami (Associazione medici accusati di malpractice ingiustamente) si tratta di una vittoria: "350 mila medici italiani tirano un sospiro di sollievo", fanno sapere dall'organizzazione. Il problema resta comunque serio. A detta del presidente Maurizio Maggiorotti, "l'entrata in vigore della norma avrebbe messo fuori legge migliaia di medici. Abbiamo chiesto alle prime dieci società italiane del settore di fare una proposta di convenzione per i nostri 25 mila associati. La risposta è stata il silenzio: un fatto agghiacciante", ha sottolineato.
Le compagnie, rende noto Amami, nonostante la normativa, si stanno rifiutando di assicurare decine di migliaia di medici, specialmente chirurghi: il rischio concreto era quindi che i medici, dal 13 agosto in poi, fossero costretti a rifiutare le richieste di cura o di intervento da parte dei pazienti.
Quanto sostiene l'associazione è confermato dal testo dell'emendamento 5.323 che fa esplicito riferimento allo stallo che si sarebbe creato con l'attuazione della legge 148. "L'obbligo è posposto - recita la norma - in attesa che il consiglio nazionale dell'Ordine dei Medici o, in subordine, le associazioni mediche maggiormente rappresentative negozino le condizioni generali delle polizze in regime di convenzione".
I medici chiedono una copertura assicurativa efficace a costi equi sul modello dell'Rc Auto con obbligo delle compagnie ad assumere il rischio.
Per l'associazione Amami (Associazione medici accusati di malpractice ingiustamente) si tratta di una vittoria: "350 mila medici italiani tirano un sospiro di sollievo", fanno sapere dall'organizzazione. Il problema resta comunque serio. A detta del presidente Maurizio Maggiorotti, "l'entrata in vigore della norma avrebbe messo fuori legge migliaia di medici. Abbiamo chiesto alle prime dieci società italiane del settore di fare una proposta di convenzione per i nostri 25 mila associati. La risposta è stata il silenzio: un fatto agghiacciante", ha sottolineato.
Le compagnie, rende noto Amami, nonostante la normativa, si stanno rifiutando di assicurare decine di migliaia di medici, specialmente chirurghi: il rischio concreto era quindi che i medici, dal 13 agosto in poi, fossero costretti a rifiutare le richieste di cura o di intervento da parte dei pazienti.
Quanto sostiene l'associazione è confermato dal testo dell'emendamento 5.323 che fa esplicito riferimento allo stallo che si sarebbe creato con l'attuazione della legge 148. "L'obbligo è posposto - recita la norma - in attesa che il consiglio nazionale dell'Ordine dei Medici o, in subordine, le associazioni mediche maggiormente rappresentative negozino le condizioni generali delle polizze in regime di convenzione".
I medici chiedono una copertura assicurativa efficace a costi equi sul modello dell'Rc Auto con obbligo delle compagnie ad assumere il rischio.
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