Una visione unitaria sulla legge Gelli
Se ne è parlato nel corso del convegno annuale Sham, svoltosi a Torino il 30 ottobre
31/10/2019
Si è tenuto ieri a Torino il convegno Il contributo della dottrina e della giurisprudenza nella responsabilità sanitaria organizzato dalla mutua assicurativa Sham, società del gruppo europeo Relyens, specializzata nella gestione della Rc sanitaria e nel risk management.
Giunto alla quarta edizione, l’incontro formativo ha visto un panel di relatori di prestigio per affrontare i grandi temi d’attualità dell’ambito salute e giustizia. Moderati dall’avvocato Lorenzo Locatelli, i lavori hanno visto importanti contributi da parte di figure istituzionali ed esperti di settore: Andrea Piccioli, dg dell’Istituto Superiore di Sanità; Arturo Iadecola, vice procuratore generale della Corte dei conti; Giovanni Facci, professore associato di Diritto privato all’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna; Stefania Tassone, presidente della IV sezione del Tribunale di Torino, Ciro Santoriello, sostituto procuratore della Procura di Torino, Michele Brait, dg dell’Asst di Pavia e Giuseppe Vetrugno, risk manager presso la Fondazione Policlinico Gemelli e professore associato di Medicina legale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono stati affrontati alcuni nodi specifici della legge Gelli con l’obiettivo di proporne una visione unitaria.
Andrea Piccioli ha affrontato la questione spinosa delle linee guida internazionali e della compilazione di quelle italiane sulla piattaforma nazionale del Snlg. A seguire, Arturo Iadecola, ha parlato del tema della responsabilità amministrativa contabile, con particolare riguardo alla prescrizione del danno erariale e alla rivalsa per le strutture sanitarie; Giovanni Facci, è intervenuto sul tema della solidarietà e sulle rivalse nella responsabilità sanitaria; Stefania Tassone, ha esposto le coordinate dei nessi causali e la divisione dell’onere della prova tra paziente e sanitario; infine, Ciro Santoriello, ha presentato le linee guida sul tema dei risvolti penalistici. Nel pomeriggio, si è svolta, inoltre, la tavola rotonda, ricca di spunti, intitolata “La gestione del rischio clinico, la sicurezza delle cure e il ruolo delle assicurazioni e le altre analoghe misure nella legge Gelli-Bianco”, in cui si sono confrontati i già citati Michele Brait, Arturo Iadecola e Giuseppe Vetrugno.
“Sono tutti temi con profonde implicazioni - ha sintetizzato Roberto Ravinale, direttore esecutivo di Sham in Italia - sia in ambito sanitario che giurisprudenziale. Sham, come sempre, procede nella sua missione fondativa di creare occasioni di confronto per diffondere la cultura della prevenzione e della gestione del rischio, e promuovere la consapevolezza di quanto la responsabilità civile sia centrale nella gestione e pianificazione sanitaria. La giornata di ieri, grazie a interventi di pregio, ha potuto offrire ai partecipanti una palestra interpretativa che aveva come obiettivo quello di favorire una ulteriore occasione di dialogo tra salute e giurisprudenza, due ambiti molto diversi ma necessariamente legati”.
Giunto alla quarta edizione, l’incontro formativo ha visto un panel di relatori di prestigio per affrontare i grandi temi d’attualità dell’ambito salute e giustizia. Moderati dall’avvocato Lorenzo Locatelli, i lavori hanno visto importanti contributi da parte di figure istituzionali ed esperti di settore: Andrea Piccioli, dg dell’Istituto Superiore di Sanità; Arturo Iadecola, vice procuratore generale della Corte dei conti; Giovanni Facci, professore associato di Diritto privato all’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna; Stefania Tassone, presidente della IV sezione del Tribunale di Torino, Ciro Santoriello, sostituto procuratore della Procura di Torino, Michele Brait, dg dell’Asst di Pavia e Giuseppe Vetrugno, risk manager presso la Fondazione Policlinico Gemelli e professore associato di Medicina legale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono stati affrontati alcuni nodi specifici della legge Gelli con l’obiettivo di proporne una visione unitaria.
Andrea Piccioli ha affrontato la questione spinosa delle linee guida internazionali e della compilazione di quelle italiane sulla piattaforma nazionale del Snlg. A seguire, Arturo Iadecola, ha parlato del tema della responsabilità amministrativa contabile, con particolare riguardo alla prescrizione del danno erariale e alla rivalsa per le strutture sanitarie; Giovanni Facci, è intervenuto sul tema della solidarietà e sulle rivalse nella responsabilità sanitaria; Stefania Tassone, ha esposto le coordinate dei nessi causali e la divisione dell’onere della prova tra paziente e sanitario; infine, Ciro Santoriello, ha presentato le linee guida sul tema dei risvolti penalistici. Nel pomeriggio, si è svolta, inoltre, la tavola rotonda, ricca di spunti, intitolata “La gestione del rischio clinico, la sicurezza delle cure e il ruolo delle assicurazioni e le altre analoghe misure nella legge Gelli-Bianco”, in cui si sono confrontati i già citati Michele Brait, Arturo Iadecola e Giuseppe Vetrugno.
“Sono tutti temi con profonde implicazioni - ha sintetizzato Roberto Ravinale, direttore esecutivo di Sham in Italia - sia in ambito sanitario che giurisprudenziale. Sham, come sempre, procede nella sua missione fondativa di creare occasioni di confronto per diffondere la cultura della prevenzione e della gestione del rischio, e promuovere la consapevolezza di quanto la responsabilità civile sia centrale nella gestione e pianificazione sanitaria. La giornata di ieri, grazie a interventi di pregio, ha potuto offrire ai partecipanti una palestra interpretativa che aveva come obiettivo quello di favorire una ulteriore occasione di dialogo tra salute e giurisprudenza, due ambiti molto diversi ma necessariamente legati”.
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